
Al via il master "Vini italiani e mercati mondiali" alla Scuola Superiore Sant’Anna, quest’anno con un’alta presenza di alunne. Su 21 iscritti, infatti, 13 sono studentesse. Il master universitario di primo livello è stato presentato nell’aula magna, dai rappresentanti della Sant’Anna, Università di Pisa, Università di Siena, Università per Stranieri di Siena, Ais, e istituzioni che promuovono e sostengono il corso. "Sempre più donne – spiega il tutor didattico in alta formazione, Alfonso De Pietro - si avvicinano a questo mondo che per tanti versi è ancora molto chiuso al solo genere maschile. Un bel segnale che racconta l’interesse crescente per il mercato del vino". Il Master universitario forma e consolida una professionalità, oggi sempre più richiesta in Italia, per comunicare, con le competenze sviluppate nella fase di formazione in aula e di stage aziendale, il valore aggiunto identitario e culturale del vino italiano. Queste competenze rendono possibile la sua promozione e diffusione sui nuovi mercati mondiali e l’aumento della sua presenza nei mercati emergenti, in espansione e in quelli consolidati. "Il vino – continua De Pietro -, deve essere sempre più visto come un bene culturale, proprio perché racconta delle storie di bellezza del territorio. Cito spesso Mario Soldati, il grande scrittore filosofo del vino che diceva che il vino è la poesia della terra". Si sono susseguiti gli interventi di Vincenza Folgheretti, enologa consulente e titolare dell’azienda agricola Le Falene e Tamara Maccherini, direttrice commerciale per Italia ed estero in Tasca d’Almerita. Ha invece coordinato gli interventi Pietro Tonutti, docente di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree della Scuola Superiore Sant’Anna e in qualità di direttore del Master.
E.M.D.P.