
Turisti in piazza dei Miracoli Viaggiare, in questi mesi, è diventato più caro
Non un anno fortunato per i viaggi di Capodanno, con prezzi alti e fissi. A dirlo Paolo e Iacopo Maccanti di 'Asti viaggi' su Lungarno Pacinotti, che per le vacanze natalizie hanno registrato un leggero calo di prenotazioni rispetto allo scorso anno, "dovuto probabilmente all’aumento dei prezzi".
"L’andamento delle prenotazioni non è costante - spiegano -, si tende a programmare i viaggi in anticipo, anche perché a ridosso delle feste i prezzi sono molto alti e l’offerta è poca". Però, aggiunge Paolo, "la voglia di viaggiare c’è".
A essere cambiate sono piuttosto le abitudini dei viaggiatori, che "riscontrando un caro-prezzi durante le feste natalizie, preferiscono rimandare il viaggio che avevano in mente per Natale o Capodanno in periodi di bassa stagione, per risparmiare".
Tra le mete più gettonate nel cuore dell’inverno, destinazioni calde come "le Maldive, Santo Domingo o la Thailandia. E sono sempre ricercati gli Stati Uniti, in particolare New York".
Ma la permanenza e la destinazione variano naturalmente in base al budget personale, così "c’è chi viene con l’idea di andare alle Maldive, ma alla fine sceglie una meta più vicina, per esempio l’Egitto". C’è poi chi resta in Italia, "cercando la neve oppure preferendo città d’arte, come Roma, Napoli e Palermo".
Ma i rincari colpiscono anche chi si sposta sul territorio nazionale. Secondo le rilevazioni di Consumerismo no profit, riportate sul Sole24 ore, infatti, i prezzi dei voli per il periodo natalizio vedono un incremento medio del 15-20% rispetto allo scorso anno, con picchi anche più alti su determinate tratte nazionali. E il caro-trasporti coinvolge anche le tratte ferroviarie.
"E’ un problema anche per studenti e lavoratori fuori sede che vogliono tornare a casa per Natale - osserva Sandro Imbraguglio, presidente di Federconsumatori Pisa -. Basti pensare che un viaggio in treno o aereo da Pisa a Reggio Calabria può costare anche 300 euro".
Costi inaccessibili che "portano i viaggiatori a scegliere soluzioni scomode ma più economiche, per esempio i voli meno costosi sono la mattina presto".
Nonostante i rincari, secondo l’indagine riportata dal Sole24ore circa 11,5 milioni di italiani faranno un viaggio nel periodo natalizio e il 2% ha fatto ricorso a un prestito per partire. "Il consiglio - conclude il presidente di Federconsumatori - è di evitare di chiedere un prestito per un viaggio. Piuttosto, si può rimandare a febbraio o marzo quando i prezzi sono decisamente più bassi".