
"Vetture ferme per Covid e crisi utili i memo per gli automobilisti"
La crisi delle famiglie con bollette sempre più care da pagare, ma anche il fatto che, con il Covid, le automobili sono state più ferme. Fattori che, per il direttore Aci Francesco Bianchi (nella foto Del PuntaValtriani), possono aver contribuito a far crescere i numeri di vetture non revisionate e non assicurate. "Le scadenze, purtroppo, a volte non vengono ricordate: esiste una soglia fisiologica tra chi guida". "Ma i numeri della polizia municipale – prosegue – mostrano un aumento che è dato probabilmente da più elementi uniti, tra cui il fatto che con le chiusure e il lavoro da casa, i veicoli sono stati mossi di meno l’hanno scorso e sono cresciute le dimenticanze. Anche per questo come Aci abbiamo un servizio: 7-8 centri convenzionati con noi il cui personale, per chi lo desidera, chiama l’automobilista al momento opportuno ricordando la revisione. L’adesione è su base volontaria, ovviamente. Ce la mettiamo tutta perché si seguano sempre le regole per l’incolumità e la sicurezza di tutti".
"Occorre però anche aggiungere che oggi è più facile verificare, in tempo reale, le irregolarità attraverso app e banche dati aggiornate. Questa opportunità fa sì che anche i controlli siano cresciuti e che quindi, in proporzione, anche le situazioni non regolari emergano maggiormente rispetto al passato".
An. Cas.