
Vincenzo Mirra
Pisa, 3 giugno 2024 - Venerdì 31 maggio è stato presentato il libro "Ventuno Canti" di Vincenzo Mirra, alla Biblioteca SMS di Pisa. In un continuo andirivieni di sensazioni, visioni, esortazioni e contrapposizioni di senso, i Ventuno canti di Mirra tracciano un percorso memoriale e immaginale tra passato e futuro, disegnando una mappa esistenziale che appare come paradigma testamentario e generativo di esperienze, saperi, prospettive, trame, cadute e rinascite, nel continuo fluire e persistere di ciò che ci ha preceduti (le radici, la memoria) e di ciò che ci seguirà (nuove forme, nuove contenuti, nuove identità, la contemporaneità del futuro). L'opera - È il mare, attraverso la memoria di scene primordiali e il classicismo lirico di immagini ancestrali, la chiave e il protagonista dei Ventuno canti con cui Mirra tesse la storia, o potremmo dire il racconto dell'esperienza onirica di un naufragio, fino al cuore del Mediterraneo, e nell'abisso fossile della sua prima radice di sale. Il lavoro rappresenta una scelta piuttosto inattuale rispetto alla direzione contemporanea della poesia, - si tratta di un poemetto di ventuno canti, ciascuno composto da due strofe atipiche (nove versi la prima, cinque la seconda) - ma nella ricerca di una ripetibilità metrica e di significanti classici e in parte epici, Mirra compie una scelta coraggiosa scegliendo una costruzione a quadri nella quale l'affabulazione visionaria e lo sconfinamento della parola nella sua continua contrapposizione di senso catturano pienamente il lettore ed esaltano la dilatazione lirica dei versi nel motivo del tempo e della memoria. Il risultato è una ballata che vive e si alimenta del respiro d'acqua e della "salata avventura" del mare (Mediterraneo), e che si nutre di spiriti romantici e di immagini ora più idilliache ora più affilate e tragiche, in un'alternanza ritmica che indugia sulle pause per accentuare lo sguardo sul silenzio e che si apre alle suggestioni di una nuova spazialità, che vive contemporaneamente nel passato e nel presente: la spazialità del "non-tempo", dell'esistenza e delle sue rotte. Ventuno canti per il XXI secolo, varco per il millennio futuro, con cui Mirra ci consegna il testamento di un passaggio, dalla tradizione millenaria che ci precede, con il rimando alla memoria di luoghi, miti e radici classiche, alla consapevolezza dell'Esistere e del persistere, riflesso nell’attualità delle paure e delle oscurità interiori e sociali del nostro tempo, ponendo la questione di una necessità e di una responsabilità - di memoria e di futuro - che è materia viva che riguarda tutti noi. L'autore - Vincenzo Mirra (Napoli, 1973) è laureato in Scienze e Ingegneria dello Spazio, vive a Pisa dal 2005 e ha tre figli. Fanno parte del suo linguaggio poetico, le raccolte edite:Ventuno canti (Roma, Edizioni Ensemble, 2024), Ogni cosa sta in bilico sul fiore di un’àgave (Buccino, Salerno, Eretica Edizioni, 2021), Moleskine. Poesie a matita (Roma, Edizioni Ensemble, 2019), Sursum corda. Ad Ovest dei versi (Viterbo, Augh! Edizioni, 2018) e Isole (Viterbo, Augh! Edizioni, 2016). Per la capacità di combinare in poesia l’espressionismo lirico con connotazioni del linguaggio matematico e scientifico, in alcune recensioni e testi critici Mirra è considerato come “voce di un linguaggio poetico in cui si affermano in chiave sensibile elementi razionali del linguaggio”, in uno stile innovativo che è stato definito “poesia quantistica”. Sue poesie sono state premiate, tradotte e pubblicate su importanti blog e riviste poetiche (Poetarum Silva, Articoli Liberi, Inverso - Giornale di poesia, Pioggia obliqua, L’Altrove) e su quotidiani nazionali (La Repubblica, La Nazione, Il Mattino).Per Carmignani Editrice ha ideato e curato la collana Carmignani Scienze di giovane narrativa scientifica ed ha pubblicato il romanzo divulgativo “Viaggio ai confini dell’Universo (e oltre)”, sul tema della scoperta delle onde gravitazionali, e la sua riduzione in racconto poetico “Il sogno di Bruce. Un viaggio tra le stelle” (2020), con i quali ha partecipato come relatore all’Internet Festival (edizione 2019, #leregoledelgioco). Oltre alla poesia e alla narrativa di divulgazione scientifica, Mirra ha collaborato alla scrittura di alcune produzioni musicali e per il teatro. M.B.