
Un intervento chirurgico (foto d’archivio)
di Gabriele Masiero
Dal primo aprile al primo maggio nell’Aoup sono stati eseguiti 20 trapianti di fegato e, per tre volte nell’arco di cinque giorni, ne sono stati eseguiti tre al giorno. Lo ha reso noto la stessa Aoup facendo il punto sull’ultimo mese di attività. "Dall’inizio dell’anno - ha spiegato il direttore facente funzioni dell’Unità operativa di Chirurgia epatica e del trapianto di fegato, Davide Ghinolfi - sono stati già 65 i trapianti di fegato eseguiti con un incremento dell’11% rispetto allo scorso anno, un risultato che ha permesso al momento di azzerare la mortalità in lista di attesa". Il chirurgo ha inoltre sottolineato che "fare 20 trapianti in un mese, di cui nove in soli tre giorni, richiede una dedizione totale da parte di varie equipe, animate da una grande motivazione etica e professionale, che ci fa sentire tutti parte di un sistema sanitario universalistico che garantisce a tutti prestazioni di altissimo livello come queste senza alcun costo per il paziente: è una ricchezza di cui essere orgogliosi".
Secondo Ghinolfi meritano un ringraziamento "tutti i chirurghi, gli anestesisti-rianimatori, gli infermieri, i coordinatori, i tecnici, il personale amministrativo e delle sale operatorie, tutte le Unità operative che ci affiancano e rendono possibili i trapianti, senza dimenticare l’Ott-Organizzazione Toscana Trapianti e il Centro regionale per l’allocazione di organi e tessuti con cui lavoriamo a stretto contatto e che organizzano giornalmente questa macchina molto complessa".
Infine, ha aggiunto, "un ringraziamento ancora più grande va a quelle persone che decidono di donare e senza le quali i trapianti non si farebbero".
Pisa aveva già fatto segnare un record storico quello dei 3 mila trapianti raggiunti nel 2024 dal 1996, confermandosi come uno die centri italiani maggiormente attrattivi d’Europa e celebrando il traguardo raggiunto al teatro Verdi con il premio Nobel Craig Mello. "Nel 2024 - ha sottolineato Ghinolfi - circa il 40% dei riceventi un trapianto proveniva da fuori Toscana e due erano residenti al di fuori del territorio nazionale, grazie ad accordi di reciprocità del Centro nazionale trapianti. Non solo, la Toscana nel 2024 è risultata la prima regione in Italia per la donazione di organi secondo il report nazionale sulle donazioni e i trapianti presentato dal ministero della Salute".
La Rete toscana del trapianto di fegato è stata creata per valutare e gestire il paziente epatopatico grave ed è stata sviluppata con l’apporto di tutte le strutture specialistiche che in Regione si occupano di queste problematiche, promuovendo anche appuntamenti formativi e di sensibilizzazione per dare una risposta rapida e accurata ai fabbisogni dei pazienti e delle famiglie nel pre e post-trapianto.