Una spesa media di 260 euro a famiglia

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Federico

Pieragnoli*

Interessate oltre 15 milioni di famiglie italiane. Si calcola che ogni persona spenderà circa 119 euro, per un giro di affari di 4,2 miliardi. A Pisa e provincia la propensione alla spesa pro-capite si mantiene sui livelli della media nazionale. Oltre centomila le famiglie pisane coinvolte negli acquisti in saldo, per una spesa media di € 260 e un giro d’affari non lontano dai 30 milioni di euro a livello provinciale.

Dopo alcuni incoraggianti segnali di ripresa, nonostante le preoccupazioni per l’aumento dei contagi, i saldi rappresentano un momento fondamentale per commercianti e consumatori, tanto più in un periodo in cui la propensione alla spesa delle famiglie è minata alla radice dagli aumenti insostenibili di bollette e dal riaccendersi dell’inflazione. Sono l’occasione ideale per far recuperare un po’ di ossigeno e la liquidità necessaria ai commercianti in vista del nuovo anno e allo stesso tempo rappresentano la risposta delle imprese commerciali al contenimento dell’inflazione e una opportunità per i consumatori a caccia dell’affare.

Il presidente provinciale di Federazione Moda Italia, Lorenzo Nuti, ha parlato infatti dei saldi invernali come di

“un banco di prova importantissimo, per verificare l’appeal e l’interesse dei nostri prodotti, una iniezione di liquidità seppur a margini ridotti, e allo stesso tempo di una occasione eccezionale per lo shopping sotto casa nei negozi di prossimità, dove servizio, fiducia, qualità, trasparenza a prezzi di saldo rappresentano un valore indiscusso per migliaia di consumatori”.

Tra le tendenze di acquisto nel settore dell’abbigliamento si segnalano capispalla, giubbotti, accessori sneakers, e una ricerca di capi trasversali e adatti a più occasioni. Diffidate da sconti astronomici. Nei negozi di vicinato si può usufruire di una garanzia globale e verificare la stagionalità di un prodotto, cosa che altrove non sempre è possibile.

*Direttore Confcommercio provincia di Pisa