Ufficio complicazioni affari semplici. I nerazzurri a passo di... gambero

Otto punti in sette partite e la classifica che va giù. Ma ci sono anche spiragli:. uno fra tutti, Tano Masucci.

Ufficio complicazioni affari semplici. I nerazzurri a passo di... gambero

Ufficio complicazioni affari semplici. I nerazzurri a passo di... gambero

Otto punti in sette partite e una classifica che tende pericolosamente verso il basso. Dopo poco meno di un quinto del campionato i nerazzurri di Aquilani non hanno fatto ancora il salto di qualità e continuano a marciare come i gamberi, con un passo in avanti e due indietro. Così, dopo aver ritrovato la regolarità contro Bari, Feralpisalò e Reggiana (questi ultimi avversari modesti, a detta della classifica), contro il Cosenza sono emersi tutti i nodi, ancora più intricati di prima. Difficile dare ordine a ciò che va e ciò che non va. Uno degli errori più gravi è, senza dubbio, l’approccio alla partita. Come ormai dicono le stesse statistiche, se i nerazzurri vanno in vantaggio, la sconfitta è automatica. Un dato che si riflette non sono in questa stagione, ma viene ereditato anche dalla precedente. Il secondo dato, difficile da digerire, è quello dei cartellini rossi. Troppi, orma ben 4 in 7 gare. Mai verso la fine della partita e sempre quando manca ancora troppo da giocare, tanto che, se si prende il cronometro alla mano, i minuti in inferiorità numerica sono ormai diventati 180, di fatto il tempo di due partite. Se si uniscono questi primi due dati si arriva a un’altra conclusione. Quando le cose si fanno difficili la compagine di Aquilani reagisce e cerca sempre di giocare meglio. E’ capitato contro Parma e Cosenza, ma non è un dato positivo. Se la squadra produce di più quando è sotto ed è in inferiorità numerica allora il dato che emerge è di un radicato problema mentale annidato nella testa dei giocatori. Molti di questi problemi riemergono con forza anche dalla scorsa stagione. Con il cambio di allenatore, il cambio di una buona fetta di organico e un torneo completamente diverso, la situazione è tutta da spiegare. Più di ogni altra cosa sembra che i nerazzurri si complichino la vita da soli. Sia per le false partenze, sia perché molte difficoltà emerse sono figlie di errori singoli, lo spogliatoio ne sta uscendo demoralizzato, per stessa ammissione del tecnico Alberto Aquilani. Un altro dato da segnalare è la rete di Masucci, il primo gol di una punta in questo campionato, considerando che Torregrossa, Moreo, Gliozzi (infortunato) e Mlakar sono ancora a quota zero sul tabellino.

Positivo anche l’aumento delle occasioni da gol e dei tiri in porta, ma la manovra continua ad essere sterile e tra le conclusioni a rete e le azioni pericolose, molto spesso non ci sono palle gol pulite, ma le occasioni nitide sono arrivate da episodi o sugli sviluppi di calci piazzati. Di buono c’è che, con la rete di sabato, Masucci è diventato anche il primo calciatore nella storia nerazzurra ad aver segnato per ben otto campionati consecutivi. Una magra consolazione dato che c’è ancora molto da lavorare per trovare la quadratura del cerchio. Intanto il campionato non aspetta e i punti di distacco dalle prime posizioni aumentano costringendo il Pisa a guardarsi più dietro che davanti.

Michele Bufalino