
I carabinieri fanno incontri con i cittadini per sensibilizzare sul tema (foto di repertorio)
Pisa, 24 agosto 2017 - Un furgone e una cassetta. Si presentano così alle porte di casa o in strada. «Mi riconosce, sono il figlio del muratore Antonio?». Parte in questo modo la truffa della frutta. Che è arrivata anche sulla nostra costa e nell’entroterra dopo essere partita dal Nord, ci sono denunce che riguardano la zona del Garda, di Vercelli e Alessandria. Il raggiro può essere in varie forme: la persona alla fine paga pere e mele dieci volte rispetto al loro valore e sono pure malmesse, oppure viene gabellata mentre prende il resto, o, nella confusione di addizioni e sottrazioni, viene derubata del portafogli, con tanto di fuga dei due che hanno inscenato il tutto. «Ero in giardino, a Tirrenia, quando si ferma un ragazzo con il camioncino – racconta una lettrice de La Nazione – si avvicina al cancello e con accento marcatamente napoletano comincia a salutare, dicendo che è il figlio del muratore, che mi vuole regalare una cassetta di pesche». Intanto, prosegue la signora, «un complice lo aspetta sul furgoncino con il motore acceso. Rispondo che si è sbagliato che non lo conosco, ma lui insiste e tira fuori anche un cocomero. Dice che mi sono confusa che lui si ricorda benissimo di me, che è venuto con il padre a casa». L’inganno prosegue. «Comincia a dire che mi regala il cocomero ma che devo pagare le pesche... e si spazientisce, continua a propormi tutta la frutta sui pilastrini del cancello, per molto tempo». La reazione. «Faccio per prendere il telefono, si affacciano mio marito e mia madre. Lui si arrabbia e si riporta via tutto, parte con il camioncino a tutta velocità e lascia un cocomero marcio al cancello, solo dopo aver usato colorite espressioni».
Ogni mezzo. Un sistema nuovo a cui fare attenzione. «Con me è cascato male – aggiunge la donna – ma ci sono persone anziane che potrebbero caderci». Episodi simili sono stati registrati anche nella provincia e sono ora in corso le ricerche (in Valdera e nel cascinese) di un mezzo rosso Citroen con due uomini a bordo. E’ di pochi giorni fa la notizia di un anziano di Gavi vittima di questo raggiro. L’uomo era in auto e, all’altezza del consorzio agrario, è stato fermato da due giovani che hanno fatto finta di conoscerlo e gli hanno offerto della frutta. In questo caso, gli hanno chiesto subito: «La compri?». L’uomo non è riuscito a reagire e si è ritrovato nella macchina pesche e meloni. A quel punto, i due gli hanno chiesto il conto. «Poca roba...», gli hanno detto. E, proprio mentre l’uomo prendeva il portafogli, questi glielo hanno preso salendo poi sul furgone e fuggendo. L’altro ha cercato di bloccarli rimanendo addirittura attaccato al finestrino: è stato trascinato per diversi metri e soccorso poi da un altro automobilista: ha riportato ferite e contusioni. A fine luglio risale l’operazione delle Volanti della questura di Pisa che hanno individuato e denunciato due giovani con precedenti specifici per la truffa delle specchietto, anche questa consumata in strada. Proprio i primi di quel mese si era tenuto un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a tema voluto dal prefetto Visconti. In quella occasione, era stato rivolto un appello ai cittadini per la collaborazione su eventuali segnalazioni.