REDAZIONE PISA

Tritone, l’amore e la passione per il mare

Marco Cacciò ha conosciuto 26 anni fa la sua Linda: quattro giorni dopo hanno deciso di sposarsi. E insieme hanno rilevato lo stabilimento di Marina

Ci vuole amore per coltivare la bellezza abbinandola alla semplicità e alla cura per i dettagli. Come quello di un livornese e di un’americana per la spiaggia del litorale pisano. Oppure di un uomo e una donna che si conoscono, dopo quattro giorni decidono di sposarsi e a distanza di 26 anni sono ancora insieme. O ancora quello di un babbo, professionista affermato, che ad un certo punto schiaccia il piede sul freno e decide di rallentare: "Volevo vedere crescere mia figlia" dice Marco Cacciò, insieme alla moglie Linda Frattaroli titolare del "Bagno Tritone".

C’è una lunga storia d’amore dietro questo storico stabilimento balneare della costa pisana con 120 ombrelloni e quindici "casine" risalenti agli anni ‘50. Che vale la pena raccontare perchè ai crocevia della vita, quando c’è stato da scegliere fra carriera e sentimenti, i protagonisti non hanno mai avuto dubbi. Fin da quella sera di 26 anni fa allo storico Chupito di Tirrenia. Quando lo sguardo di Marco Cacciò, giovane odontecnico con in tasca già un biglietto per andare a lavorare a Boston, incrociò quello di Linda Frattaroli, americana figlia dell’allora comandante medico della base di Camp Darby, pure lei un volo già quasi prenotato per fare ritorno nella natìa Pennsylvania. "Dopo quattro giorni le chiesi di sposarmi e tre mesi dopo celebrammo il matrimonio" dice Marco. "Una follia" ride Linda. Si sono innamorati a Tirrenia e di Tirrenia e lì hanno deciso di restare a vivere. Così quando nel 2006 la famiglia cominciò a ingrandirsi e ritennero che uno stabilimento balneare poteva essere una buona occasione non ebbero dubbi: non importa se alcuni parenti gestivano già campeggi e bagni sulla costa cecinese, "noi volevamo restare qui" sorride Cacciò. Che, beninteso, ha continuato a svolgere la professione di odontotecnico (ha un avviato studio a Livorno), ma è diventato anche bagnino: "Ho fatto il corso subito dopo aver rilevato "Il Tritone"" dice.

Lo hanno ristrutturato e, un anno dopo l’altro, arricchito di dettagli. Le casine sono diventate piccoli appartamenti dotate di tutti i comfort e fra le cabine e la reception è spuntata una minibilioteca con una sezione dedicata all’infanzia: "Il nostro stabilimento è frequentato da famiglie, ci sono tanti bimbi: volevamo dare un’alternativa a smartphone e tablet" dice.

Poi c’è l’attenzione alla pulizia e alla sicurezza, proprio come a casa. Al "Tritone", come a casa, ci si chiama tutti per nome. I cognomi devi chiederli: oltre a Marco e Linda nella squadra c’è anche la secondogenita Nicoletta Cacciò (addetta alla segreteria). E poi l’altro bagnino Stefano Vivaldi e Ilaria Lucchesi e Mayra Maldonado, addette a pulizia e alle manutenzioni.

Francesco Paletti