Tredici furti a scuola. I bimbi scrivono ai ladri: "Ci rubate il futuro. Rispettate l’istituto"

Lo sfogo della preside Fornai: "Ogni lunedì viviamo lo stesso incubo. Presi medicinali, cassa acustica e scassinato le porte. Non c’è altro". I disegni degli alunni e l’appello: "Mancano le telecamere".

Tredici furti a scuola. I bimbi scrivono ai ladri: "Ci rubate il futuro. Rispettate l’istituto"

Tredici furti a scuola. I bimbi scrivono ai ladri: "Ci rubate il futuro. Rispettate l’istituto"

"Rubando nelle scuole si ruba il futuro dei bambini!"; "Alcuni adulti sono egoisti e non pensano ai bambini"; "I ladri non dovrebbero rubare perché nella scuola ci sono bambini che cercano di imparare". Sono solo alcune delle scritte fatte con pennarelli colorati dai bambini della scuola primaria di Pappiana, dell’istituto comprensivo Livia Gereschi. Gli alunni, per la tredicesima volta, ieri mattina hanno iniziato la loro giornata scolastica trovandosi di fronte all’ennesima spaccata con furto dei ladri. "Ogni lunedì – spiega Sandra Fornai, dirigente scolastica dell’istituto -, viviamo la stessa storia. Dei ladri sono entrati nelle scuole primarie di Pappiana e hanno rubato una cassa acustica, medicinali e scassinato le porte, anche perché non c’è più nulla da rubare".

Un episodio che è accaduto nuovamente questo fine settimana, e che - racconta la dirigente - si tratterebbe del 13° furto avvenuto da settembre. I ladri, infatti, favoriti dalla chiusura della scuola nel weekend, entrano dal retro scassinando molto facilmente una porta, con una semplice spallata. "Non ci sono più le videocamere – denuncia Fornai -, mentre in passato la loro presenza faceva da deterrente".

Genitori e bambini sono esasperati mentre i ladri ormai hanno preso di mira il complesso. Gli alunni delle classi quinte tempo normale e tempo pieno della scuola "D.M. Verdigi" di Pappiana avevano già deciso di parlare in passato, dopo l’ennesimo blitz dei ladri e di scrivere delle frasi accompagnate da disegni: "Fra i pensieri espressi – continua la dirigente -, molti bambini hanno chiesto se queste persone potessero gentilmente non tornare più e hanno sottolineato la necessità di una maggiore sorveglianza della loro scuola, proponendo l’installazione di telecamere o di un allarme".

"I ladri non dovrebbero rubare perché nella scuola ci sono bambini che cercano di imparare" si legge in uno dei disegni fatti dai bambini. In passato i ladri avevano già rubato computer, tablet e l’amplificatore utilizzato per le attività concertistiche. Tutti supporti essenziali per gli alunni. Quelle dei blitz di ladri nelle scuole primarie è un problema che attanaglia tutta la provincia. "Ho dovuto anche togliere la macchinetta del caffè per paura che la rubassero" conclude Fornai.

Enrico Mattia Del Punta