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"Trasparenze e frequenze", gli acquerelli di Nicola Donato

L’artista è nato a Pisa nel 1971. "Dinamicità della scena e dell’azione. Le mie influenze arrivano anche dal mondo della musica" .

"Trasparenze e frequenze", gli acquerelli di Nicola Donato

"Dinamicità della scena e dell’azione che richiamano poetiche di un certo futurismo. Ma le mie influenze arrivano anche dal mondo della musica". Nicola Donato espone le sue opere pittoriche, i suoi acquerelli all’Avvelenata vini e vinili (vicolo del Tinti, 28), un luogo azzeccato viste le "frequenze" viniliche che lì si possono ascoltare grazie all’accurata selezione del titolare Massimo Monacci. La mostra è infatti intitolata "Trasparenze e frequenze". Le trasparenze sono date dalla tecnica dell’acquerello con sovrapposizioni cromatiche. I paesaggi urbani sono dinamici, occhieggiano alla frenesia della Milano dipinta da Umberto Boccioni. Donato nel caos della quotidianità che ci assale riesce a mettere ordine ed a restituirci la poesia e la consapevolezza di far parte di una polis che è in continuo divenire come la nostra stessa esistenza. La dinamicità è in Donato, sognante, una dimensione che va oltre la fisicità e la geometria di paesaggi comunque riconoscibili.

Donato nasce a Pisa nel 1971. Da autodidatta coltiva da sempre la passione per il disegno e le arti figurative, cominciando con il disegno, il carboncino, la pittura ad olio e approdando con continue sperimentazioni alle tecniche miste e alla mail art. La sua continua ricerca espressiva lo ha portato negli ultimi anni ad approfondire la tecnica dell’acquerello, tecnica in cui ha trovato il suo naturale sbocco e dove riesce a concretizzare la sua visione artistica, dipingendo sia in studio che ‘en plein air’. Ha partecipato a numerosi corsi e workshop con artisti di livello internazionale. Ha all’attivo diverse mostre personali e molti dei suoi lavori sono stati esposti in rassegne collettive. Nel 2023 ha fondato il gruppo Acquapisa, con cui organizza uscite di urban sketching e attività inerenti al mondo dell’acquerello. Parallelamente all’attività pittorica, ha intrapreso l’attività dell’insegnamento del disegno e della tecnica dell’acquerello. Di lui, l’artista Paolo Grigò scrive: "I lavori che riguardano il paesaggio e lo scorcio, si presentano come visualizzazioni pittoriche di differenti piani cromatici, accumulazioni spontanee di materia all’interno di un disordine controllato che guida le forme attraverso un presunto reticolato cosmico".

Carlo Venturini