Superbonus 110 Serve la proroga per la ripartenza

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Marco

Ammannati*

Prorogare per tutto il 2023 il Superbonus 110% non limitandolo ai soli condomini e agli alloggi destinati all’edilizia residenziale pubblica bensì estenderlo alle unità immobiliari unifamiliari e bifamiliari. Anche la categoria installazioni e impianti di Cna Pisa, così come gli edili e i costruttori, condivide l’indicazione del Governo Draghi di prorogare il superbonus, una vera boccata di ossigeno per imprese e cittadini dopo un lungo periodo di paralisi in settori quali costruzioni, edilizia e impiantistica. Senza dimenticare che tutte le nostre aziende afferenti al settore delle installazioni stanno già affrontando complesse criticità che risultano imprescindibili per poter realizzare gli interventi compresi nel Superbonus e inerenti l’efficientamento energetico degli edifici. Mi riferisco all’aumento spropositato dei prezzi delle materie prime e dei relativi prodotti finiti quali pompe di calore, caldaie e sistemi di climatizzazione. Facendo un esempio pratico per i non addetti ai lavori basti pensare che la semplice lamiera zincata che si trova in quasi tutti i macchinari da noi installati ha avuto un aumento di prezzo del 150%. Ciò è sufficiente per capire le ricadute non solo economiche se si pensa ad un lavoro - magari già programmato coi clienti - composto in prevalenza da canalizzazioni dell’aria. Ma non è solo l’aumento dei prezzi e le ricadute sulle tasche dei cittadini a preoccuparci. Siamo di fronte ad una carenza di reperibilità delle materie prime con conseguenti ritardi, a volte di mesi, nei tempi di consegna dei prodotti finiti. Ne consegue che lavori e cantieri, di per sé complessi in situazioni ordinarie a causa di adempimenti burocratici, restano fermi per un tempo indefinito. Ecco perché è necessaria la proroga del superbonus, misura che farebbe ripartire non solo le imprese ma tutto l’indotto.

*Presidente Cna Pisa Impianti vice presidente Cna Pisa