
la maratona a staffetta indetta dall’Unione della Camere Penali
Pisa, 14 giugno 2024 - Lo scorso 12 giugno si è svolta la maratona a staffetta indetta dall’Unione della Camere Penali Italiane ed organizzata dal direttivo della camera penale di Pisa. L'INIZIATIVA - Scopo di questa iniziativa era quello di dare voce ai detenuti, “coloro che non possono parlare”, e denunciare la disastrosa situazione del carcere e del sistema penitenziario italiano. Numerosi ed accorati sono stati gli interventi di tutti i partecipanti: molti avvocati iscritti alla CP pisana, il Presidente del COA di Pisa ed alcuni consiglieri, il garante delle persone private della libertà del Comune di Pisa. Tra i presenti in piazza ad ascoltare e portare i suoi i saluti anche il Sindaco di Pisa Michele Conti. Interventi particolarmente significativi sono stati quello del Prof. Avv. Tullio Padovani, iscritto alla Cp di Pisa, da sempre in prima linea sul fronte carcere, anche come presidente ad honorem di “Nessuno Tocchi Caino”, e quello della Prof.ssa Benedetta Galgani, associata di diritto processuale penale presso l’Ateneo pisano. L'iniziativa ha visto la costante partecipazione dell'Avv. Laura Antonelli, membro della giunta Ucpi. Suggestive le testimonianze dei responsabili delle associazioni “Contro Luce” e “Casa della Donna”, portatori di esperienze dirette a fianco dei detenuti e delle detenute della Casa Circondariale di Pisa. Commoventi le testimonianze di ex detenuti e operatori sanitari delle strutture carcerarie. Emozionanti le parole dei giovani penalisti della CP di Pisa, tanti ed in prima linea. Numerosi ed attenti i cittadini pisani che si sono fermati ad ascoltare i relatori e a fare domande. “La manifestazione è stato momento di intensa riflessione e confronto su un tema, quello della realtà penitenziaria, particolarmente complesso e lo scopo e’ stato raggiunto perché era dedicato alle persone comuni. Siamo scesi in piazza in maniche di camicia - commenta il direttivo - per parlare con i cittadini perché quei 40 detenuti che si sono tolti la vita in carcere dall’inizio di quest’anno sono persone come loro, con un nome e cognome che spesso non viene neppure ricordato. Nel dare le notizie spesso i mass media identificano i detenuti che si sono tolti la vita con il nomen iuris del reato o con la loro etnia; sono persone morte di galera, di solitudine, di privazione, di mancanza di prospettive, di mancanza di assistenza, di mancanza di cure. E queste morti pesano sulla coscienza dei nostri politici, del nostro legislatore oltre che sulla nostra, come avvocati ma prima ancora come cittadini”. Durante la serata i partecipanti hanno anche potuto ascoltare i commenti alle canzoni di autore dedicate al carcere dell’Avv. Fabrizio Bartelloni, associato della Cp di Pisa. Il Direttivo della Camera Penale di Pisa e’ stato supportato e patrocinato per questa iniziativa dall’esercizio commerciale - bar "La Borsa” ed è’ stato assistito tecnicamente da Mauro Redini, musicista del gruppo “Onda acustica”. M.B.