CARLO BARONI
Cronaca

Stuprata e filmata fuori dalla discoteca, indagini serrate. Sotto la lente dei periti il cellulare

Il caso della 18enne di Pontedera: accertamenti in corso. Il coetaneo, attualmente agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, ha risposto alle domande. Lo smartphone potrebbe essere l’elemento centrale per stabilire lo svolgersi dei fatti

Pontedera, 3 luglio 2024 – La Procura di Pisa, da quanto abbiamo appreso, ha già nominato i consulenti per le perizie sul materiale in sequestro: il cellulare è l’elemento centrale.

In questa storia tremenda, infatti, c’è di mezzo, come quasi sempre oggi, un telefonino che riprende ogni dettaglio. Non ha ancora 19 anni la ragazza che accusa un coetaneo di averla stuprata. E di averlo fatto riprendendo tutto.

Un ragazzo conosciuto in discoteca una sera del giugno scorso: sarebbe stata quella la prima volta che i due, di fatto, si sono presentati ed hanno chiacchierato. Forse, prima, si erano visti di sfuggita, senza rivolgersi la parola, in giro con i rispettivi amici.

Un'agente della polizia in una foto di repertorio. Le indagini su quanto accaduto fuori da una discoteca di Pontedera proseguono
Un'agente della polizia in una foto di repertorio. Le indagini su quanto accaduto fuori da una discoteca di Pontedera proseguono

Il ragazzo, anche lui con 19 anni da compiere, italiano e incensurato, ora è indagato per violenza sessuale e lesioni gravissime: si trova agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico che fa scattare l’allarme alla polizia se esce dal perimetro di casa.

In carcere – si apprende – c’è stato un manciata di ore, poi è comparso davanti al gip del tribunale di Pisa per l’interrogatorio di garanzia – rispondendo alle domande – e il giudice, all’esito dell’udienza, ha disposto una misura meno afflittiva di quella carceraria, valutati tutti gli elementi, dal quadro indiziario al livello di pericolosità sociale del soggetto.

L’indagine sulla vicenda, molto delicata, – il giovane è assistito dall’avvocato Alberto Marchesi del foro di Pisa – è in pieno svolgimento. Un passaggio importante sarà l’esito del lavoro dei consulenti.

Ma il prossimo passo potrebbe essere anche l’incidente probatorio (acquisizione anticipata della prova) sulle dichiarazioni rese dalla parte offesa. Intanto gli inquirenti – procede la Polizia di Stato coordinata di Pontedera, coordinata dal pm Aldo Mantovani – va avanti con gli accertamenti. Sarebbero stati sentiti già anche ragazzi e ragazze che quella sera avrebbero visto l’indagato e la vittima nel locale mentre chiacchieravano.

E’ stata lei – come già emerso – a raccontare tutto ai poliziotti dopo che il personale del pronto soccorso dell’ospedale di Pontedera ha attivato il Codice Rosso: la giovane ha riportato gravi lesioni agli organi genitali ed è stata ricoverata in ospedale dopo i fatti. Lei era in discoteca con le amiche quando ha conosciuto il coetaneo.

Ad un certo punto i due avrebbero deciso di appartarsi fuori dal locale, in un’area nascosta dalla vegetazione. Scatta un bacio. E un approccio fisico che lei avrebbe subito respinto più volte e con decisione. Lui, però, prosegue. Non si ferma e riprende tutto il il telefonino. Scatta la denuncia, le indagini e dal nickname su Instagram del 18enne la polizia risale all’identità: nei giorni scorsi l’arresto del ragazzo.

Una vicenda, questa, che ha scatenato indignazione e rabbia. "È inaccettabile che vicende come questa possano accadere e spero davvero che la giustizia faccia velocemente e senza sconti il suo corso – ha detto il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo –. Alla ragazza e alla sua famiglia esprimo la mia vicinanza e quella di tutta l’assemblea legislativa".

"La violenza sulle donne è un’emergenza nazionale – conclude Mazzeo –: non basta indignarsi, ma occorre un grande cambiamento culturale, perchè finché verrà tollerata da parte nostra anche la più minima forma di oppressione saremo complici di un sistema strutturalmente discriminatorio sul piano sociale, civile ed economico".