
Due agenti della polfer di Pisa (foto Andrea Valtriani)
Pisa, 4 luglio 2018 - Lo hanno visto accasciarsi a terra nel sottopasso della Stazione ferroviaria di Pisa e hanno lanciato l’allarme. Allertando sia il 118 che il personale della polizia ferroviaria che si trovava nelle vicinanze. E sono proprio gli agenti della polfer ad averlo salvato facendogli il massaggio cardiaco in attesa dell’arrivo dei sanitari. Operatori che sono preparati, oltre che per agire su prevenzione e sicurezza, anche per questo tipo di interventi. E hanno a disposizione anche defibrillatori, usati in diversi casi in Italia e anche a Pisa.
E’ successo nella serata di lunedì 2 luglio 2018 quando i pendolari rientrano a casa dal lavoro e la Stazione, per fortuna, è abbastanza frequentata. Così quel fatto - una persona che si sente male e ha bisogno di aiuto - non è passato inosservato. Per una volta, niente indifferenza e i soccorsi sono stati così molto veloci.
L’uomo italiano di mezza età, che era già sceso dal treno, è prima caduto a terra perdendo poi i sensi. Dopo le prime cure dei poliziotti, è stato trasferito in ospedale da un’ambulanza inviata dalla centrale operativa. E’ ancora ricoverato ma è vivo.
Circa due anni fa, la Polfer intervenne in un caso analogo utilizzando anche il defibrillatore e salvando la vita di un altro viaggiatore.
Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione con l’Agenzia nazionale per la Sicurezza delle ferrovie e l’Associazione nazionale Medici Cardiologi ospedalieri, la polizia ferroviaria si è dotata in tutta Italia di 60 defibrillatori (distribuiti nelle principali stazioni), formando proprio personale (oltre 600 operatori) per l'utilizzo di tali dispositivi. 19 le vite salvate negli ultimi 7 anni nelle stazioni del nostro Paese.
a. c.