ELEONORA MANCINI
Cronaca

Sposi sub, il sì dei due "prof" nei fondali della Grotta Byron

Dieci metri sott’acqua: le nozze fuori dal comune della professoressa Enrica Salvatori, docente di Storia Medievale dell’Ateneo Pisano, e del professor Franco Bellé

La professoressa Enrica Salvatori con il compagno e prossimo sposo, professor Franco Bellé

Pisa, 5 agosto 2020 - Uniti ‘terra marique’, verrebbe da dire. Non sarà solo il classico scambio delle fedi nuziali a unirli in matrimonio, ma anche un inedito ‘scambio degli erogatori’, che avverrà sott’acqua, fra gli 8 e i dieci metri di profondità, negli straordinari fondali della Grotta Byron di Portovenere, nel golfo spezzino. Così, in modalità sottomarina, il prossimo 29 agosto, una professoressa dell’Ateneo pisano, Enrica Salvatori, 56 anni, ha scelto di sposare il suo compagno, Franco Bellé, professore genovese di 59 anni. Enrica Salvatori è docente di Storia Medievale e direttrice del Laboratorio di Cultura Digitale all’Università di Pisa e da anni accompagna alla ricerca e la didattica la passione per le immersioni subacquee. Una passione che da cinque anni condivide con Franco, suo compagno nella vita e sott’acqua da tre anni, e della quale il matrimonio subacqueo non è che una naturale evoluzione. "Vorrei precisare che la scelta di sposarci sott’acqua non nasce dal voler essere eccentrici – racconta la docente -, ma piuttosto dalla volontà di condividere con i nostri amici del Gruppo sub Ospedale della Spezia un momento di gioia e di festa". C’è la sub parrucchiera che si occuperà dell’acconciatura a prova di acqua, la sub truccatrice che provvederà a un invidiabile trucco a lunga tenuta, il sub pasticcere che preparerà i dolci, vari sub che allestiranno le decorazioni, il sub fotografo che scatterà il servizio fotografico a terra e sott’acqua. E l’officiante? Il maestro sub che ha insegnato a Enrica prima e a Franco poi ad andare sott’acqua, fra i fondali.

«Ci stiamo divertendo tantissimo – racconta la futura sposa -, perché abbiamo la fortuna di condividere tutto con i nostri amici sub, ciascuno dei quali ha messo a disposizione la propria professionalità per aiutarci a organizzare la cerimonia".

Le cerimonie saranno invero due: "La mattina – spiega Enrica -, saremo in Comune a Portovenere per le tradizionali firme e lo scambio d’anelli. L’officiante sarà anche in Comune il nostro maestro sub, a cui il sindaco ha conferito la delega per sposarci. Nel pomeriggio, invece, ci sarà la cerimonia sottomarina in Grotta". Gli sposi arriveranno a bordo del gommone nuziale adornato da venti metri di tulle bianco, assieme al cerimoniere, ai quattro testimoni, più parrucchiera e fotografo. Altri gommoni, con sub e parenti saranno al seguito. Gli abiti? Da sposi, ovviamente. “Entrambi – anticipa Enrica - indosseremo una muta leggera. Franco indosserà una camicia bianca e un papillon, io avrò delle calzamaglie bianche, una maglietta bianca, una bellissima gonna in tulle che sta facendo una mia amica e persino il velo”

. I due si avvicineranno all’altare sottomarino realizzato per l’occasione assieme un arco realizzato da altri sub del gruppo e qui si scambieranno di nuovo le promesse nuziali. Come? Con dei cartelli impermeabili, già pronti, sui quali sono scritte formule e risposte. L’unione sarà infine sugellata dallo scambio degli erogatori, quegli strumenti che consentono ai sub di respirare sott’acqua. Un gesto simbolico che è però anche una allegoria del matrimonio. "Sposarsi è affidarsi, avere fiducia – dice Enrica -; il legame di fiducia che si crea andando sott’acqua insieme, come facciamo Franco ed io, è importantissimo. Una regola dei sub è non perdere mai di vista il proprio body, cioè il proprio compagno. Puoi perdere anche tutto il gruppo, ma non il tuo compagno. E se mai accade, ci sono regole e modi per potersi ritrovare". "La vita – conclude – ha dato a entrambi una seconda possibilità per vivere la gioia del matrimonio e poterlo fare divertendoci, con i nostri amici e anche ricordando un nostro amico sub morto per Covid è un dono che vogliamo onorare". Il viaggio di nozze? Ovviamente sott’acqua, negli splendidi fondali del Mar Rosso.