
Sostenibilità, ecco come si misura . Studio della Sant’Anna sulle aziende
Un metodo scientifico, anzi una vera e propria "impronta ambientale" ci dirà come le aziende si comportano in termini di sostenibilità. Il modello seguito è il metodo Lca, (Life Cycle Assessment) nella progettazione dei prodotti "green" e nelle strategie di comunicazione in grado di evitare il rischio del greenwashing. Se ne è parlato ieri durante un convegno alla Scuola Sant’Anna partendo dall’esperienza di Trenitalia per presentare i risultati degli studi più innovativi di applicazione della Lca come strumento a supporto delle decisioni di progettazione e di gestione degli approvvigionamenti, che sono stati condotti dal gruppo di ricerca della Stessa Sant’Anna. "Questo metodo - ha osservato Fabio Iraldo, professore ordinario di management alla Sant’Anna - ci permette di valutare e misurare l’impronta ambientale dei prodotti lungo tutto il ciclo di vita. Significa individuare tutta una serie di parametri che riguardano le problematiche ambientali, dall’impronta idrica al consumo di risorse. Questi dati devono accompagnare il prodotto come una carta d’identità in modo che i consumatori, sulla base di queste informazioni, siano guidati in una scelta consapevole". E Alessandro Zoratti, direttore Strategie e Sostenibilità di Trenitalia, ha aggiunto: "Ci sono numeri che non rappresentano dei virtuosismi, ma possono essere considerate delle vere e proprie riduzioni di emissioni prodotte. Parliamo delle circa 460 tonnellate di Co2 risparmiate da Trenitalia grazie alle bottiglie di r-Pet, ovvero plastica 100% riciclata, che la società capofila del polo passeggeri del Gruppo Fs ha deciso di mettere sui propri treni per distribuirle al posto dei precedenti brick. I dati raccolti nello studio della Sant’Anna ci rivelano che queste emissioni si trasformerebbero nella Co2 assorbita in un anno da oltre 60 mila alberi o al risparmio, idrico in questo caso, di circa 111 mila metri cubi, pari al volume d’acqua che serve a riempire 44 piscine olimpioniche". Del resto, ha concluso Zoratti, "il cammino della sostenibilità dobbiamo e vogliamo farlo insieme, affinché diventi parte del nostro quotidiano, riguardi i nostri modelli di consumo e i nostri stili di vita".