
Si potenzia il servizio taxi Concessione di tre licenze per il trasporto di disabili
Tre nuove licenze Taxi adibite al trasporto delle persone con disabilità motoria. La Giunta comunale ha approvato nei giorni scorsi una delibera per avviare il procedimento che porterà al potenziamento del servizio taxi. Il numero di licenze taxi preposte al servizio di trasporto delle persone con disabilità motoria, dunque, passerà da 5 a 8. Le 3 nuove licenze saranno concesse attingendo alla graduatoria, ancora in vigore fino al prossimo 10 dicembre, del concorso pubblico bandito nel 2017 per "l’assegnazione a titolo oneroso di cinque licenze per l’esercizio del servizio taxi mediante veicoli appositamente attrezzati per l’accesso autonomo delle persone con grave disabilità motoria". La decisione arriva proprio nel mezzo della polemica di carenza di taxi. La scarsità di licenze nelle grandi città italiane è stata criticata aspramente soprattutto con l’aumento dei turisti in estate. Il provvedimento preso dal comune però non ha niente a che vedere con il decreto appena approvato dal governo che dà la possibilità alle città metropolitane, ai capoluoghi di provincia e alle città in cui ha sede un aeroporto internazionale (quindi anche Pisa) di avviare bandi per concedere nuove licenze di taxi, aumentandole fino a un massimo del 20 per cento di quelle esistenti a livello locale. Una misura che lascia ai comuni la maggior parte delle responsabilità sulla questione. "Anche l’amministrazione di Pisa si comporta come il governo, prende decisioni senza consultarci o informarci – denuncia Claudio Sbrana, Cna Taxi Pisa -. Diranno che la decisione servirà a potenziare il servizio per i disabili, ma non è vero perché, ci sono in corso tre ricorsi al tar dopo la concessione delle 5 licenze nel 2017. La scelta, dunque, è un modo per levare le castagne dal fuoco. Queste licenze – ci tiene a sottolineare Sbrana -, sono licenze normali che permettono lo svolgimento della normale attività di tassista. Sul servizio dei disabili, come categoria ci siamo impegnati molto e i nostri report sono sempre stati positivi, non c’era nessun bisogno di rilasciare altre licenze. Mi chiedo se i soldi verranno redistribuiti alla categoria, visto che andranno a gravare sui nostri redditi".
Il rappresentante della categoria torna anche sulle polemiche della carenza di tassisti: "Si è trattato di un periodo anomalo, che ha visto varie emergenze e disservizi sovrapporsi e la responsabilità è ricaduta su di noi che invece abbiamo sopperito a mancanze di altre strutture. Ma nessuno ci ha mai ringraziato anzi – conclude il tassista -, già da questi giorni stiamo ritornando alla normalità e il lavoro è diminuito, l’emergenza è passata e confido che queste nuove tre licenze almeno siano conteggiate nel 20 per cento indicato dal governo".