Rivolta in carcere durante lockdown "Lesioni e danni". Nove a processo

Rimasero feriti tre agenti e il comandante. Ascoltato il direttore della Casa circondariale "Don Bosco"

Il giorno in cui era scattato il lockdown in Italia era dilagata anche la protesta in carcere per lo stop ai colloqui con i familiari e ai permessi per l’emergenza Covid (nella foto di Valtriani, un momento). Volanti, gazzelle e mezzi della penitenziaria davanti all’entrata della casa circondariale "Don Bosco" di Pisa. Un via vai di sirene nella serata di quella giornata lunghissima seguita da tante altre. Agenti e carabinieri erano stati impegnati nel bloccare quella che poi fu definita una "rivolta". Una situazione diffusa in molti istituti iatliani. Risultato, alcuni suppellettili bruciati e tre agenti feriti più il comandante della polizia penitenziaria finiti in pronto soccorso. Al "Don Bosco" era arrivato anche l’allora questore Paolo Rossi che aveva parlato con il direttore Francesco Ruello. Quest’ultimo è stato ascoltato proprio lunedì davanti al collegio.

Per quei fatti dieci persone sono finite davanti ai giudici. Uno ha chiesto il rito abbreviato ed è stato assolto. Gli altri nove, invece, sono stati rinviati tutti a giudizio dal gup. Due sono stati individuati come gli organizzatori, sarà il processo a dire se furono realmente responsabili. Gli altri 8 sono stati accusati di essersi barricati in una cella con una branda, fu in quella occasione che avvennero gli scontri. Sono imputati, a vario titolo, per danneggiamento e lesioni. Tra grida e minacce sarebbero state pronunciate – secondo gli inquirenti – anche parole forti verso due agenti, circostanza questa, però, che non è stata contestata. Lunedì hanno testimoniato anche due agenti e un sovrintendente che hanno raccontato quei momenti molto concitati.

A processo ci sono: Alessio Sacco, Claudio Bartolozzi, Alberto Tognetti, Otar Melkdze, Manolito Ombini, Luca De Angeli, Andrea Lettieri, Pietro Picazio, Avdus Haliti. Ha chiesto il rito abbreviato Francesco Quinci che è statoa ssolto.

Tra i difensori, gli avvocati Roberto Nocent, Sara Baldini, Gaetano Marrara, Alessandro Catarsi, Umberto Pirsco.

Nell’udienza del 3 luglio saranno ascoltati proprio gli imputati che ricostruiranno la loro versione, poi, la discussione e la sentenza.

An. Cas.