
Ci siamo: pronti a scaldarsi i muscoli, che da stamani, dopo sei lunghi mesi, riaprono le palestre al chiuso. Un appuntamento atteso da tutti gli amanti del fitness che possono finalmente tornare ad allenarsi nelle strutture, e soprattutto dai gestori che finalmente ricominciare a lavorare. Ma per i titolari questa ripartenza, dopo lunghi mesi di chiusura, non è un lieto fine. Infatti, oltre a riaprire a ridosso dell’estate, stagione da sempre poco produttiva per le attività indoor, ci si deve anche adattare all’inasprimento delle norme anti-Covid. Un paio di metri tra un cliente e l’altro, ingressi contingentati e se possibile su prenotazione, igienizzazione dei locali e strumenti, prova della temperatura, mascherina (abbassata solo durante l’allenamento), spogliatoi utilizzabili, ma mantenendo le distanze ed infine divieto di usare le docce. Come spiega Giacomo Marinoni Bettoni – titolare della palestra Ego Fitness Club di Caprona e presidente ConfSport, questa ripartenza sarà durissima: "Ci avviciniamo all’estate, stagione che da sempre registra un calo delle iscrizioni in palestra. In più ci sono state imposte condizioni asprissime che non ci aiuteranno nella ripresa. Ci troviamo in una situazione molto complessa: il mondo sportivo è molto compromesso e purtroppo alcune palestre del territorio hanno già chiuso i battenti".
Alcune per resistere alla stretta delle chiusure, non hanno mai smesso di lavorare, come la palestra Dinamik Club di Giada Cei: "Grazie al sostegno di alcuni amici, ho iniziato ad offrire corsi online. Ho messo a disposizione degli iscritti attrezzi per l’allenamento in casa, come gli step. Abbiamo continuato a tenerci attivi in attesa della riapertura e ideato dei progetti che speriamo di riuscire a realizzare quest’estate nel rispetto delle nortme sanitarie. Siamo già operativi da inizio maggio grazie al nostro spazio all’esterno che continueremo ad usare per coloro che hanno ancora timore ad allenarsi al chiuso. Dal 24 apriremo anche la palestra, ma purtroppo ancora con molte restrizioni fortemente penalizzanti". Una delle misure più criticate è il divieto dell’utilizzo della doccia, come spiega anche Irene Calvari, titolare dell’Aquarius Fitness Center: "Il divieto di usare la doccia è una grossa perdita. Il nostro bacino di utenti è composto soprattutto da lavoratori, che in pausa pranzo si fermano in palestra per allenarsi prima di tornare a lavoro. Questa misura danneggia enormemente la nostra struttura. Ma speriamo di raggiungere una reale ripresa a settembre, sicuramente la campagna vaccinale darà i suoi frutti. Dal 24 apriremo le porte della palestra a chi vorrà venire a trovarci, sia la sala pesi che i corsi saranno fruibili sia in presenza che online. Oltre al corso di fitness nello spazio esterno".
Non tutti, però, hanno avuto la possibilità o gli strumenti per beneficiare di internet in modo da organizzare corsi online e mantenere un collegamento con i propri clienti, come nel caso di Nicola D’Onza, della palestra World Fitness Club: "Sono stati mesi lunghi e veramente duri, ciò nonostante siamo ancora qui e speriamo di esserci ancora per molto. Purtroppo la maggior parte dei nostri clienti abituali, che sono studenti fuorisede, sono tornati a casa e questa non sarà una vera ripartenza per noi". Federica D’Amico, titolare della palestra Vittoria fitness, ha sempre cercato di rimanere in contatto con i suoi clienti: "A partire dal primo lockdown, abbiamo dovuto ripensare il nostro modo di fare sport e abbiamo trasferito alcuni corsi sulla piattaforma online della palestra che abbiamo usato anche durante le altre chiusure. Gli iscritti sono sempre stati pochi rispetto a quelli che frequentavano la palestra. Nel 2021 abbiamo avuto qualche nuova iscrizione, che per noi è stata un raggio di luce nel buio totale della chiusura. Un’iniziativa rimarcabile, ideata e realizzata dal nostro istruttore di Kung Fu durante uno dei lockdown, è stata di organizzare un corso di cinese online e completamente gratuito, per i bambini che seguivano le sue lezioni per non farli sentire soli. Oltre a questo, a partire dai primi di maggio abbiamo ricominciato ad offrire corsi in presenza, all’esterno della palestra. Per ora stiamo facendo dei lavori all’interno della struttura e rinizieremo ad utilizzarla a partire dal 1 giugno. L’entusiasimo non ci manca, siamo i primi a dire che l’attività fisica è fondamentale per una ripresa psicofisica dopo tanti mesi di isolamento. Tuttavia, in questo momento dobbiamo fare i conti con la scarsità di iscrizioni. Questa apertura, quindi, non sarà un nuovo inizio felice, ma più che altro un periodo di stallo in attesa di tempi migliori".
Ilaria Vallerini