"Quell’uomo mi ha guardato", poi la violenza

I testimoni: "Aveva già aggredito i familiari per questo doveva fare seduta psichiatrica". Oggi la convalida per il 25enne accusato di omicidio

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I due camminano, gli occhi si incrociano, come capita spesso in strada. "Quell’uomo mi ha guardato". Uno sguardo che avrebbe comunicato ostilità nei pensieri dello studente fiorentino 25enne appena scappato dalla sala di attesa dello psichiatra dove avrebbe dovuto fare una seduta che non si èerò mai tenuta, prima si è scatenata la furia. Il padre, che lo aveva accompagnato, era appena andato in bagno. Il giovane era sceso in strada, in via Bovio, e, dopo pochi passi, aveva cominciato a scaraventarsi contro Piero Orsini che stava sopraggiungendo a piedi senza un preché. "Era in cura perché aveva aggredito i familiari pochi giorni prima", racconta un testimone. E per questo episodio sarebbero intervenuti anche i carabinieri chiamati dagli stessi parenti.

L’uomo era seguito per problemi di salute mentale già da tempo, almeno quattro anni, secondo quanto hanno riferito gli investigatori. La madre del giovane, molto provata, aveva parlato di "un lutto" per quanto accaduto. "Non c’erano stati segnali prima di ora", aveva raccontato. Un dramma per i genitori che hanno espresso il desiderio di "vedere il prima possibile il figlio, appena potremo, lo andremo a trovare".

Il 25enne è stato descritto dagli agenti delle Volanti intervenuti subito come "silenzioso, muto". "Ricorda solo in parte ciò che è successo". "Ha qualche flash, ma non il quadro completo", avevano spiegato ancora i poliziotti. "Rammenta di aver incontrato il signore ma non di averlo picchiato". Dalle prima analisi in ospedale, si trova ancora piantonato all’Spdc (Servizio psichiatrico di diagnosi e cura) a Santa Chiara in attesa dell’udienza di convalida che si terrà stamani, è risultato "positivo ai cannabinoidi". Sostanze che probabilmente hanno acuito la sua patologia.

Molti i messaggi sui social che riguardano il caso. Tanti di condanna verso il ragazzo ma anche di commento sull’intero fatto. "Quando lo Stato è assente".

Oggi interrogato dal giudice per le indagini preliminari, potrà raccontare - se lo ricorderà - che cosa lo ha spinto ad agire così.

An. Cas.