REDAZIONE PISA

"PisaFutura non è propaganda" Agcom rigetta il ricorso del Pd

"PisaFutura non è propaganda" Agcom rigetta il ricorso del Pd

Una delibera dell’Agcom, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni con funzioni di regolamentazione e vigilanza nei settori delle comunicazioni elettroniche, dell’audiovisivo, dell’editoria, delle poste e delle piattaforme online., chiude la polemica aperta all’inizio della campagna elettorale dal segretario del Pd, Andrea Ferrante, che aveva denunciato presunte irregolarità nella comunicazione istituzionale del Comune proprio presentando un esposto. Secondo Ferrante infatti era stata illegale la "diffusione alla cittadinanza della pubblicazione istituzionale PisaFutura. Rendiconto di mandato 2018-2023, contenente elementi di personalizzazione relativi sia al sindaco che agli assessori" recapitata nelle case dei pisani, ma anche "l’affissione di manifesti istituzionali nell’ambito della campagna di comunicazione ‘Cartoline dal futuro’ e la pubblicazione sul sito web istituzionale e sul profilo Facebook del Comune di alcuni comunicati stampa caratterizzati dalla personalizzazione della comunicazione e, in alcuni casi, dalla mancanza dei requisiti di indispensabilità".

Le tesi del segretario dem pisano però non sono state condivise dall’Authority che ha invece archiviato il procedimento certificando che la comunicazione istituzionale dell’ente è stata perfettamente regolare.

Il provvedimento, che risale allo scorso 3 maggio ed è già pubblicato sul sito dell’autorità, è firmato dal presidente Giacomo Lasorella che ha fatto proprie le valutazioni formulate "dal dirigente del settore "Assistenza al Difensore civico e ai Garanti. Assistenza generale al Corecom. Biblioteca e documentazione, stante la vacatio del comitato regionale per le comunicazioni della Toscana. Una conclusione tecnica che però ha anche sapore politico, vista la scelta del Pd di aprire la campagna elettorale per le amministrative denunciando presunti abusi nella comunicazione politica da parte del centrodestra. La delibera di archiviazione è già stata notificata sia al Comune che al Corecom, tuttavia se Ferrante e il Pd pisano non la riterranno soddisfacente hanno 60 giorni di tempo per impugnare l’atto davanti al Tar del Lazio.

Gab. Mas.