Cento giri intorno al Battistero, per cento giorni all’esame di stato tra "fantamaturità", interviste e rituali sempre più buffi. Pisa si riconcilia con il mondo dei millennials e torna ad essere invasa da sciami colorati di studenti, arrivati da tutta la provincia, stavolta non per i cortei, ma per partecipare ad un rito collettivo irrinunciabile, quello dei 100 giorni dall’esame di maturità. Il conto alla rovescia è scatatto ufficialmente ieri, 11 marzo, mancano esattamente cento giorni alla maturità. L’esame di Stato è il primo giro di boa della vita per migliaia di studenti di quinta superiore pisani e non.
Come da tradizione ieri mattina migliaia di maturandi hanno invaso piazza dei Miracoli, con giovani provenienti da ogni angolo della Toscana e della Liguria. Anche quest’anno per precauzione l’Opera della primaziale ha rafforzato la vigilanza all’interno del complesso monumentale e ha transennato la porta centrale del Duomo sulla quale è scolpita la lucertola in bronzo a due code, considerata un porta fortuna dagli studenti, proprio per mantenere a debita distanza i ragazzi. Una giornata baciata dal sole, dopo una settimana di pioggia, che si è svolta senza incidenti, il tutto in un’atmosfera di gioia, con sorrisi e riti scaramantici. Dai tradizionali cento giri intorno al Battistero alle cento firme sulle magliette bianche, fino a cento ‘batti cinque’, baci e abbracci.
"Ogni firma sulla maglietta vale dei punti – spiega Giada Rossi, maturanda di Peccioli -, sullo stile del fantasanremo. L’ansia si inizia sentire, il mio obiettivo è prendere 88, da domani in poi le notti si faranno sempre più insonni". Molti i turisti confusi che si sono trovati a firmare le magliette bianche dei liceali "ho tre firme di un signore messicano, una turista spagnolo e uno tedesco" dice uno studente sfoggiando il risultato "quanti punti vale?". Tra i tanti studenti anche qualche "youtuber" che ha intervistato i giovani mettendoli alla prova con quiz di cultura generale. "Per ora non sento l’ansia - racconta la livornese Lucrezia Russomanno, che studia Scienze Umane -, l’obiettivo è di prendere un voto che sia superiore o pari ad 80".
A spopolare quest’anno le t-shirt "antisfiga", tra battute e scherzi: "se mangiarsi le parole fosse una materia a quest’ora avrei 11 su 10" si legge in una delle magliette indossate dai maturandi. Avvolto dall’ansia per l’avvicendarsi della fatidica data dell’esame anche Marco Guzzinelli, che studia all’Istituto Tecnico Commerciale di Massa e che è giunto a Pisa proprio per esorcizzare "la sfiga". "Mi preoccupa l’esame di francese – dice lo studente -, avremo un commissario esterno. Per il futuro ho già le idee chiare, verrò qui a Pisa a studiare economia all’università". E da Pisa in tanti sono andati in pellegrinaggio fino a Montenero. Per chiedere la ’grazia’ di superare l’esame. Poi tappa a Viareggio che ha saputo trasformare il rito in un evento, "MakP Viareggio-i 100 giorni d’Italia" voluto dall’amministrazione di Viareggio e organizzato da Noss Italia Aps asd, con il supporto di Scuola Zoo e Radio Bruno. Con migliaia di ragazzi a a ballare sul palco di Piazza Mazzini. Ma da oggi sarà meglio mettersi sotto sui libri.
Enrico Mattia Del Punta