Pisa, follia omicida per strada. "Soccorso a costo della vita. Mi sembrava mio padre"

Domenico, l’eroe 36enne che si è precipitato per difendere la vittima. I vicini: "Abbiamo subito aperto la porta ed era una maschera di sangue"

Pisa, 12 gennaio 2023 - Il richiamo delle grida provenienti dalla strada, la corsa dalla scrivania al balcone e poi di volata giù dalla rampa di scale con il cuore in gola. Quell’uomo dai capelli bianchi steso a terra sotto la raffica di pugni e calci "lo avevo scambiato per mio padre". Domenico si è precipitato in strada e ha urlato al 25enne fiorentino, paziente psichiatrico di uno studio medico vicino, ‘Smettila! Lo stai ammazzando!’. Si è avvicinato per bloccare la furia del ragazzo e ha riconosciuto che l’anziano signore non era suo padre, tuttavia non ha esitato a correre in suo soccorso. "Ho sentito di doverlo aiutare a costo di morire". A quel punto l’aggressore si è rivoltato contro di lui e gli ha sbattuto la testa contro il muro del civico 30 di via Bovio dove è avvenuta la colluttazione.

"Lo stava finendo come quel signore", afferma una coppia di vicini. "Era una maschera di sangue", racconta un testimone che lo ha visto rientrare in casa accompagnato dalla madre subito dopo la fuga dell’aggressore. A quel punto il 36enne ha risalito la rampa di scale e ha suonato il campanello dei vicini di casa implorando aiuto. "Abbiamo aperto la porta e lo abbiamo visto, era pieno di sangue in volto. Abbiamo allertato immediatamente i soccorsi, se la prima ambulanza ha trasportato l’anziano d’urgenza all’ospedale di Cisanello, il secondo mezzo ci ha messo del tempo". Domenico è conosciuto dai condomini della palazzina in via Bovio come "un ragazzo bravo, sensibile, che ha fatto un gesto eroico non da tutti". Il 36enne aveva tutto da perdere, ma ha scelto di non arrendersi all’indifferenza e di correre in aiuto del prossimo, cercando di mettere fine all’orrore.

«Ora sta meglio, ma ha rischiato di perdere un occhio", dice chi è riuscito a parlarci dopo il rientro a casa. Nonostante la prognosi di 10 giorni per le lesioni subite, denti rotti, un occhio tumefatto e traumi da percosse. Più difficile da sanare sarà lo choc, ancora nitido come il sangue rappreso ancora sotto casa.