REDAZIONE PISA

"Piano scaduto, si proceda per lotti" Il Tar respinge il ricorso di Namira

Porto di Marina, i giudici danno ragione al Comune: "La disciplina urbanistica consolidata prevede quanto indicato dall’amministrazione per la concessione dei permessi a costruire". Ecco cosa succederà.

"Piano scaduto, si proceda per lotti" Il Tar respinge il ricorso di Namira

Il Tar della Toscana ha respinto, dichiarandolo inammissibile, il ricorso proposto da Namira contro il Comune per ottenere l’annullamento del provvedimento dirigenziale che ha dichiarato scaduto nel 2016 il Piano di Recupero relativo al progetto di rigenerazione urbana delle aree retrostanti il porto di marina di Pisa. La vecchia convenzione con la Borello spa, la società che ha realizzato la marina e voleva realizzare anche il complesso edilizio, è infatti scaduta nel 2016, mentre Namira ha acquistato le destinate al complesso residenziale solo nel 2021. Il ricorso di Namira era teso a ottenere un via libera al Piano di recupero per intero senza ricorrere all’ultrattività che già prevedeva l’amministrazione comunale per concedere il permesso a costruire. Ovvero procedere per lotti presentando di volta in volta i progetti relativi al consiglio comunale. Ipotesi che nella loro sentenza i giudici amministrativi Luigi Viola e Roberto Pupilella prendono peraltro in considerazione osservando che "l’ormai tradizionale principio relativo all’ultrattività della disciplina urbanistica dell’area" è previsto dalla normativa. Non solo, il Tar inoltre osserva che il ricorso "risulterebbe comunque inammissibile, non essendo stato neanche individuato l’interesse che ne motiva la proposizione, se non prospettando una sostanziale confusione tra l’ultrattività sotto il profilo urbanistico-edilizio del Piano di recupero (aspetto che il Comune non contesta assolutamente) e la posizione del titolare di una concessione ancora valida ed efficace (che richiederebbe la specificazione della rilevanza in concreto della questione, ovvero un’operazione che parte ricorrente non ha mai seriamente tentato)".

Namira avrà tempo fino a settembre per impugnare la sentenza davanti al Consiglio di Stato ma l’impressione è che le parti (il fondo finanziario proprietario delle aree e l’amministrazione comunale) possano trovare un’intesa per dare definitivamente il via alla realizzazione della nuova destinazione turistica Villa Rondini a marina di Pisa procedendo per lotti. Il progetto, infatti, prevede la nascita di un albergo di lusso con spa e piscina, 280 appartamenti, verde pubblico, un anfiteatro da 400 posti per spettacoli e ampi spazi a destinazione commerciale.

Gab. Mas.