GABRIELE MASIERO
Cronaca

Pd, congresso al veleno. Biondi subito avanti tra ricorsi annunciati: "Una ferita profonda"

I primi risultati a San Marco-San Giusto premiano, per 42 a 5, il candidato dell’ala Schlein. i sostenitori di Iannella: "Irregolarità".

di Gabriele MasieroPISA

Quarantadue voti per Marco Biondi, contro i 5 per Mario Iannella e una scheda bianca. Sono i primi numeri del congresso del Partito democratico per eleggere il segretario cittadino, frutto del risultato del voto di martedì al circolo San Marco San Giusto: il primo a contarsi e dove è subito scoppiato il caos con tanto di veleni e ricorsi già preannunciate per presunte irregolarità sulla platea degli iscritti aventi diritto. Una serie di scorie che hanno nuovamente inquinato il dibattito interno ai dem, relegando le divergenze politiche sullo sfondo e lasciando spazio a quella che sembra, soprattutto, una resa dei conti interna tra i capi corrente. Nel Pd pisano, scrivono in una nota i sostenitori di Iannella e della mozione "Per un Pd che sappia cambiare Pisa", "si è aperta una ferita profonda che mette in discussione la regolarità del percorso congressuale comunale".

Il casus belli, ricordano i sostenitori di Iannella, riguarda "60 tessere non pagate del circolo Pisanova, che l’Ufficio adesioni ha rimosso dall’anagrafe degli iscritti il 29 maggio per garantire correttezza, trasparenza e il pieno rispetto delle norme statutarie e regolamentari congressuali, una variazione comunicata il 30 maggio alla commissione congresso, presieduta da Marco Gherardini che però l’ha ignorata". Fatto che aveva spinto il presidente della commissione di garanzia provinciale a raccomandare "la massima attenzione nell’utilizzo dei dati anagrafici proprio in virtù della discrasia, anche per prevenire errori dovuti a dati di partenza non corretti".

Di fronte alla richiesta del segretario provinciale del Pd, Oreste Sabatino, di sospendere il congresso, i sostenitori di Biondi hanno invece tirato dritto e deciso di votare. Ma sono già stati annunciati i ricorsi della segretaria del circolo, dello stesso segretario provinciale e del costituzionalista pisano Stefano Ceccanti, tutti iscritti a San Marco San Giusto, che non hanno partecipato al voto.

"Non si capisce perché se c’è da risolvere un problema su un circolo – è la replica il consigliere comunale Enrico Bruni, sostenitore di Biondi – si debbano bloccare anche gli altri congressi, specie se il circolo sul quale vi sono problemi di gestione è proprio quello di cui è segretario uno dei due candidati. Lo scopo politico evidentemente è quello di mettere in difficoltà e far fallire uno sforzo unitario che può ricomporre il partito. L’area Schlein, pur avendo vinto anche a Pisa il congresso nei circoli nel 2023, ha fatto prevalere l’idea che per rendere il partito più forte fosse necessario costruire un percorso davvero unitario. Ma Iannella candidatosi ormai da mesi come espressione di una parte, ha evidentemente repulsione nei confronti di questo nuovo slancio unitario, che invece Biondi sta incarnando con successo, e vuole far saltare tutto".