
Un pronto soccorso (Foto di repertorio)
Pisa, 26 luglio 2022 - O il cantiere o l’aria condizionata. Parafrasando la frase dell’ex premier Mario Draghi, all’ospedale di Cisanello, il cantierone per l’ampliamento del nostro nosocomio sta creando problemi gravi all’afflusso di aria condizionata negli edifici 30 (Medicina), 5 (Medicina II- IV), 10 (Cardiotoracico) 31 (Sub intensiva). In redazione arriva ieri la prima chiamata di denuncia: "Dal 20 luglio nella Medicina d’Urgenza-Sub intensiva manca l’aria condizionata. Ho segnalato la cosa all’azienda ma nulla. Farò denuncia al tribunale del malato perché mio nonno è qui in un sudario. L’aria condizionata è solo in alcuni corridoi. Siamo sofferenti come famigliari, è sofferente mio nonno che ha la maschera d’ossigeno, e siamo impotenti come i medici e gli infermieri. La situazione è disumana".
Altra segnalazione alla redazione e questa volta per l’edificio 5, dove ci sono ben due Medicine; l’edificio fu già "sgomberato" totalmente meno di due anni fa per il crollo del controsoffitto. Un nostro lettore racconta: "Scrivo in merito ad un disservizio che trovo indegno di un Paese civile. Sono ricoverato a Medicina 2, edificio 5 Cisanello da venerdì scorso. Fino a domenica, l’aria condizionata ha funzionato ma da domenica sera ha smesso per non riprendere più. Attualmente con queste giornate tremende in reparti pieni siamo senza un filo di aria condizionata. Medici ed infermieri lavorano in condizioni difficili e noi degenti al dolore della degenza, aggiungiamo il caldo".
Alle proteste dei cittadini si associano quelle dei sindacati e c’è chi punta il dito contro il progetto nato male. "Il problema si presenta ogni anno – dicono dall’Anaao -. Quest’anno ancora peggio. Ma quando arrivano i tecnici dicono chiaramente che il flusso d’aria è esattamente come previsto dal progetto".
Il sindacato degli infermieri, il Nursind rincara: "Da settimane sollecitiamo gli interventi. L’edifico 30 ha anche le finestre sigillate per colpa del cantiere".
L’Aoup precisa: "In questi giorni stiamo togliendo l’aria condizionata nei luoghi dove non ci sono degenti o personale sanitario per permettere di dare più aria nei reparti. In settimana ritorneremo a regime pieno". Ed intanto l’intersindacale dei medici rompe l’accordo di "non belligeranza" con le aziende sanitarie e dichiara.
"Non ci possiamo più permettere che l’ospedale ed il territorio non dialoghino tra loro, non ci possiamo più permettere che i posti letto nei diversi setting assistenziali siano insufficienti, non ci possiamo più permettere dei Pronto soccorso subissati di accessi impropri. Non ci possiamo più permettere un contenzioso medico legale che costa 30 milioni euro l’anno. Non ci possiamo più permettere l’inefficienza dell’Estar, e non ci possiamo più permettere il mantenimento di privilegi di stampo feudale in alcuni ambienti universitari".
Carlo Venturini