"Obiettivo rimonta" Il consiglio comunale se vince Paolo Martinelli

Se Paolo Martinelli ribaltasse il risultato del primo turno e vincesse il ballottaggio porterebbe in consiglio comunale una maggioranza nella quale il Pd gioca la parte del leone con i suoi 13 consiglieri comunali eletti su 20 in mano alla maggioranza. Dietro i dem, si dividono il resto le altre liste per i sette posti rimanenti: tre seggi vanno infatti alla lista civica promossa dall’ex presidente provinciale delle Acli, La città delle persone, due a Sinistra unita per Pisa e uno ciascuno a M5S e Riformisti per Pisa.

In Sala delle Baleari, dunque, in caso di vittoria del centrosinistra, il Pd porterebbe il suo segretario cittadino Andrea Ferrante (forte delle 661 preferenze conquistate), i consiglieri comunali uscenti Matteo Trapani (635) e Marco Biondi (519), Dalia Ramalli (330), Maria Antonietta Scognamiglio (305, anche lei consigliera comunale uscente), Silvia Pagnin (297), Enrico Bruni (219), Ida Nicolini (187), Leonardo Batini (179), Maria Laura Marconcini (179), Luciana Cappelletto (174), Luigi Branchitta (158, per lui sarebbe un ritorno) e Monica Bertolini (150); i tre seggi de La città delle persone andrebbero a Emilia Lacroce (213 preferenze), Gianluca Gionfriddo (186) e Giulia Balestri (180); Luigi Sofia (178 voti personali) e Francesco Giorgelli (117) sarebbero i rappresentanti di Sinistra Unita; infine in consiglio entrerebbero Anna Baronti per il M5Stelle (più votata nella lista del partito di Giuseppe Conte con 102 preferenze) e Simona Rindi dei Rifornisti per Pisa (240 voti personali).

Anche per il centrosinistra vale il ragionamento sulle nomine che potrebbe consentire agli esclusi dei diversi partiti di trovare "un posto al sole" negli scranni della maggioranza in consiglio comunale. Ma l’impronta civica al progetto politico da parte di Martinelli, che - avendo come primo obiettivo la conquista del ballottaggio - ha giocato su questi aspetti a carte ‘coperte’, non lascia spazio a facili previsioni. Anzi, potrebbe rivelare sorprese. Sono comunque i primi dei non eletti soprattutto nelle lista dem a coltivare maggiori speranze di recuperare posti approfittando del risiko della governance cittadina (giunta e municipalizzate) dove il Pd (forte di un voto largamente superiore alle altre liste della coalizione) potrebbe giocare, comunque, un ruolo da protagonista.

In questo schema all’opposizione di centrodestra resterebbero 11 seggi, così ripartiti: 4 a Fratelli d’Italia (Raffaele Latrofa, Virginia Mancini, Filippo Bedini e Giulia Gambini), 4 a Pisa al centro- Michele Conti sindaco (Michele Conti, Frida Scarpa, Caterina Costa e Gabriella Porcaro), 2 alla Lega (Edoardo Ziello e Veronica Poli), uno a Sviluppo e territorio (Paolo Pesciatini). Un seggio va, infine, a Ciccio Auletta, candidato sindaco della sinistra radicale con la sua coalizione Diritti in Comune (Una città in comune e Unione popolare) che ha già annunciato di essere pronto a fare opposizione sia al centrodestra che al centrosinistra.

Gabriele Masiero