
"Non siamo supereroi, ma abbiamo sanato i conti"
"Non sono Superman, ma un direttore d’orchestra che ha sapientemente saputo scegliere e guidare i consulenti della società". Il presidente (decaduto) della Port Authority di Pisa, Salvatore Pisano, affida a una lunga lettera aperta il suo primo commento pubblico alla bufera che ha travolto la municipalizzata con le dimissioni contestuali di tutti i consiglieri di amministrazione che così hanno fatto decadere anche il presidente. Una bufera scaturita da alcune esternazioni Tv dell’avvocato Massimo Nitto, consulente legale dell’Authority, ritenute dai consiglieri dimissionari offensive per il consiglio stesso. Secondo il presidente, però, l’avvocato Nitto non solo "non ha offeso nessuno" ma "è stato ed è tuttora uno dei consulenti al quale ascrivere il maggior contributo nel raggiungimento dei risultati" che negli ultimi cinque anni hanno permesso di risanare la società: "debiti per quasi 1,5 milioni di euro, liquidità di cassa inesistente, incessante richiesta della restituzione di una somma di quasi 400 mila euro da parte dei soci fuoriusciti, corrispettivo per la quota a loro dovuta (nonostante che quel debito fosse maturato in costanza della loro presenza in compagine), fornitori che soffrivano ritardi di pagamenti importanti, dagli 80 mila ai 245 mila euro, con tempi di saldo delle fatture superiore ai 365 giorni".
Pisano snocciola quelli che ritiene i suoi successi: "Il superamento dell’impasse che rendeva impossibile il raddoppio di Hangar navali di RossiNavi, il lavoro di credibilità che ha portato molti marchi a insediarsi sul Canale dei Navicelli (Cantieri Sanlorenzo, ad esempio), ma anche la rinascita di Cantieri di Pisa, la darsena pisana impiegata a fini sportivi e sociali e l’attrazione di fondi per complessivi 8 milioni di euro che hanno consentito di elevare ad oltre 4 mila metri la palancolatura delle sponde del Canale, l’introduzione di opere di dragaggio mirate alle effettive necessità localizzate, ottimizzando così la spesa pubblica, e avere incardinato un progetto di riprofilatura dell’alveo per consentire a un gigante del mare di uscire in sicurezza".
Per questo, è l’amara conclusione di Pisano, "mi sento esposto a un immotivato, quanto ingiustificato tiro incrociato sulla base di quello che serenamente io ad oggi considero un mero pretesto che porterà la conseguenza, secondo i rumors non smentiti dal sindaco, all’allontanamento della mia figura che tanto ha dato e tanto ha incardinato in termini di percorsi futuri". Anche l’avvocato Nitto smentisce di avere pronunciato frasi offensive nei confronti del cda. "Per questo – sottolinea il legale – ho ritenuto assolutamente inaccettabile la pretesa di formalizzazione di pubbliche scuse in un comunicato stampa: ciò che più mi amareggia riguarda proprio le ripercussioni che la vicenda ha avuto nei confronti di Salvatore Pisano che negli anni in cui è stato alla guida della partecipata, si è dimostrato un ottimo amministratore e ha trasformato una società che navigava in acque assai burrascose e prossima alla chiusura in una compagine estremamente efficiente, capace di incassare ingenti somme grazie al recupero di crediti incagliati da tempo".
Gab. Mas.