REDAZIONE PISA

Moschea, il Comune continua la battaglia

Conti dà mandato ai legali per il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar. E intanto si gode l’indice di gradimento in ascesa.

Il Comune ricorre al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar della Toscana sulla moschea, uniformandosi a un analogo provvedimento del ministero dei beni culturali, a guida Pd, che, si è appreso ieri, ha tuttavia chiesto di rinunciare alla sospensiva dell’esecutività della sentenza. Con un atto depositato il 3 luglio scorso ha infatti comunicato ai supremi giudici amministrativi di rinunciare "all’istanza cautelare" in attesa della fissazione dell’udienza sul giudizio di merito. È stato il sindaco Michele Conti a firmare una determina con la quale dà mandato ai legali di procedere con il ricorso uniformandosi alla scelta già fatta dal ministero dei Beni culturali nelle scorse settimane. In base allo Statuto del Comune, si legge nella determina, "nel caso in cui il contenzioso sia originato da atti di indirizzo politico o da atti di esecuzione dell’indirizzo politico e che, comunque, comporti valutazioni di ordine politico", l’autorizzazione a stare in giudizio è di competenza del sindaco: per questo Conti ha deciso "di costituirsi nel giudizio di appello davanti al Consiglio di Stato promosso dal Ministero dei Beni e le Attività culturali e della Sovrintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Pisa e Livorno, presentando altresì appello incidentale avverso la sentenza Tar Toscana n. 6632020". Il 3 luglio scorso l’avvocato dello Stato, Isabella Piracci, nell’atto depositato ha spiegato che "la questione necessita della definizione nel merito" e che pertanto i due enti (ministero e Soprintendenza) "rinunciano all’istanza cautelare".

Nelle scorse settimane l’annuncio del ricorso da parte del Mibact, guidato dal ministro Pd, Dario Franceschini, aveva fortemente imbarazzato i dem pisani, che avevano accolto con soddisfazione la sentenza del Tar della Toscana a favore della comunità islamica, tanto che i deputati del territorio del Pd avevano rivolto un’interrogazione allo stesso Franceschini per rivedere la decisione di impugnare la sentenza. Intanto, il sindaco Michele Conti ha commentato "con soddisfazione" l’esito dell’annuale sondaggio de Il Sole 24 Ore sull’indice di gradimento dei sindaci tra i cittadini, condotto su un campione di pisani all’inizio di giugno, e che regala allo stesso Conti un lusinghiero 53% di giudizi positivi, con un incremento di quasi un punto percentuale rispetto al dato conseguito alle elezioni di due anni fa. "È un consolidamento del lavoro di questi due anni, non solo mio, ma anche della giunta, del consiglio comunale e dei partiti che sostengono la maggioranza. L‘indice di gradimento del 53% con un incremento dello 0,7% rispetto a due anni fa è il premio di un grande lavoro che la giunta ha fatto per il territorio, per la città, con la riqualificazione dei quartieri e per rendere migliore la vita dei cittadini pisani".

Gab. Mas.