Ucciso a Pisa, "Mio marito è morto senza motivo". Lo strazio della moglie di Halim

Said Talbi dell’Unità Migranti: "Ora non lasciamo sola la famiglia. Raccolta fondi per il futuro dei figli e per rimpatriare la salma"

I rilievi delle forze dell'ordine sul luogo dell'omicidio e la vittima

I rilievi delle forze dell'ordine sul luogo dell'omicidio e la vittima

Pisa, 9 agosto 2022 - "Una morte senza un perché", la moglie di Halim affida agli amici lo sfogo. Non si dà una spiegazione di quanto è successo, come tante altre persone che conoscevano il barbiere. "Salam aleikum". Lo sguardo dietro al bancone è basso e anche scambiarsi il saluto diventa faticoso.

Le attività aperte tra la Stazione centrale e via Corridoni sono vestite a lutto, il pensiero è rivolto al connazionale che non c’è più. Obiettivo ora la solidarietà. La saracinesca del salone ‘Dawdi’ è abbassata, proprio lì dove i sogni del parrucchiere Halim Hamza, 32enne originario di Casablanca, sono stati spezzati domenica pomeriggio da una coltellata al petto.

Lo conoscevano tutti nel quartiere: "Veniva spesso a mangiare nel mio locale, appena ho appreso della sua morte sono corso sul posto, non ci potevo credere. Purtroppo Halim non c’è più", dice il titolare di un’attività vicina, che piange la scomparsa del cliente e amico.

Il mondo di Halim era proprio quella bottega messa in piedi qualche anno fa con grande sacrificio, in una delle zone tra le più difficili e complesse della città. Il suo profilo Facebook conserva l’immagine di un ragazzo sorridente e di successo che spesso condivideva momenti passati in negozio con i colleghi, video di nuovi tagli alla moda, foto che lo ritraggono sorridente sulla soglia del suo piccolo regno.

Ora la sua pagina Facebook raccoglie messaggi di cordoglio e di vicinanza alla famiglia da parte di parenti, amici e conoscenti: "Apparteniamo ad Allah e a Lui ritorneremo", scrive qualcuno. L’abbraccio di parenti e amici ha raggiunto la villetta al Cep, dove Halim viveva insieme alla moglie e ai due figli di pochi mesi. "Siamo vicini ai parenti di Halim e abbiamo lanciato una raccolta fondi sul conto della moglie – spiega Said Talbi, presidente Unità migranti di Pisa – per affrontare le spese di trasporto della salma nel suo ultimo viaggio verso Casablanca e per sostenere i figli nella loro crescita. Chi volesse donare può farlo al conto della moglie Harakat Rabab al Monte dei Paschi di Siena con l’IBAN IT65H0103014007000000714883".

"Era sempre impegnato e si divideva tra casa e lavoro – un collega commerciante - Non possiamo credere che sia morto così, abbiamo passato una notte in bianco dal dolore".

Ilaria Vallerini