Gite alla Meloria, nuove regole per tuffarsi dove l'acqua è più blu

Navigazione, pesca e balneazione nell'area protetta

La Meloria

La Meloria

Pisa, 22 giugno 2018 - Un tuffo dove l’acqua è più blu. L’area marina protetta Secche della Meloria è la meta più vicina per le gite in barca di tanti diportisti del nostro litorale. Ma ci sono regole ben precise – stabilite dal ministero per l’Ambiente e applicate dall’Ente Parco Migliarino San Rossore, sotto la cui competenza ricade – per la fruizione di questo angolo di mare incontaminato a poche miglia dalla nostra costa, sotto la celebre torre. Specchio di mare che, lo ricordiamo, è accessibile senza autorizzazioni solo ai residenti nei comuni di Pisa, Livorno e Collesalvetti. Ne sono esclusi, ad oggi, gli abitanti degli altri centri della Comunità del Parco, San Giuliano Terme e Vecchiano; ma Parco e i sindaci stanno facendo pressing sul governo per far cambiare almeno questa disparità di trattamento. Ma vediamo, in sintesi, le regole: nessuna autorizzazione da richiedere, si è residenti a Livorno e Pisa, ma solo per la navigazione (con limitazioni riguardanti la tipologia di imbarcazione) nelle aree C e B3; c’è da richiedere l’autorizzazione, anche solo per la navigazione, anche nelle aree C e B3, se si è invece residenti a Collesalvetti. Va invece richiesta l’autorizzazione – per tutte le aree, dalla C alla B1 – se ci si vuole fermare e si vuole calare l’ancora. Per la navigazione e l’ormeggio in aree b2 e b1 invece serve sempre autorizzazione (con limitazioni).

La pesca ricreativa/amatoriale è consentita solo ai residenti di Pisa e Livorno (nelle aree C, B2 e B1) e Collesalvetti (nella C e B2 ma a questi ultimi non è permessa nella B1) e sempre dietro il rilascio di autorizzazione da parte dell’ente Parco. Nell’area classificata come C non ci sono limitazioni, in area B3 e B2 è limitata, in area A1 la pesca è sempre vietata.

Intanto sono iniziati i controlli per il rispettare dei limiti di velocità dei 4 nodi in Arno. All’interno dell’Area Marina Protetta, le barche non possonosuperare i 10 nodi entro la fascia di mare compresa tra i 300 e 600 metri da faro e torre e i 5 nodi entro i 300 metri. «Si tratta di norme chiare e da rispettare – spiega l’Ente Parco – Più discutibili sono le norme che creano differenze fra cittadini che fanno parte integrante della Comunità del Parco. Così come sarebbero da ripensare alcuni criteri di perimetrazione e di gestione dell’Area marina protetta per proteggere l’ambiente e consentirne il tradizionale uso sociale dei cittadini. Il Parco è impegnato in questo come in altri ambiti a recuperare una piena legittimazione del valore della tutela dell’ambiente unito ad una rispettosa fruizione, ove possibile, da parte dei cittadini e dei turisti».

pa.zer.