Medici tra i bimbi ucraini "Tanti stress post trauma"

Due pediatri kosovari al centro Le Baleari (Cri) grazie all’associazione Ciardelli "In Aoup abbiamo imparato tecniche poco invasive per curare i piccoli malati"

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di Antonia Casini

Loro sanno. Hanno vissuto la guerra (dal ’98 al ’99) come i bimbi esaminati. Enver e Petrit hanno visitato i piccoli ospiti del centro le Baleari della Croce Rossa. Sono bambini che hanno vissuto la guerra in Ucraina. Anche i due medici, che lavorano nell’ospedale universitario di Pristina, hanno soggiornato nella struttura di accoglienza e ricordato i momenti dolorosi dei combattimenti in patria. "Abbiamo visto tanti disturbi da stress post traumatici tipici delle zone di conflitto". Ci hanno raccontato quello che hanno imparato in questo soggiorno. I dottori Enver Hasi e Petrit Gjaka sono arrivati a Pisa grazie all’associazione Ciardelli per l’anniversario dell’attentato in cui perse la vita il maggiore Nicola. "Oltre alla Unità operativa di Oncoematologia Pediatrica – spiega la presidente della onlus, l’avvocato Federica Ciardelli – hanno visitato anche la Sod di Anestesia e Terapia del Dolore e la Uo di Medicina Trasfusionale e Biologia dei Trapianti". La collaborazione, cominciata anni fa (nel 2016 è stato inaugurato il reparto), "proseguirà". "Abbiamo imparato a inserire un catetere venoso centrale, pratica necessaria per ridurre il dolore e indispensabile per eseguire poi il trapianto. Ringraziamo l’associazione Ciardelli per questa nuova esperienza molto utile", dicono i medici. Antonio Cerrai, presidente Cri Pisa con il volontario Stefano Calleri parlano di quando hanno accolto anche i piccoli kosvari al mare. La direttrice di Oncoematologia pediatrica, dott. Gabriella Casazza Casazza, commenta: "Un obbligo mettere a disposizione di chi ha necessità non solo risorse ma anche saperi e conoscenze. Abbiamo recepito con gioia, come già altre volte, la richiesta della onlus di accogliere i colleghi nelle nostre strutture con finalità formative. Ci rendiamo disponibili a seguire e a dare continuità a questo importante progetto, in linea con la lunga tradizione di cooperazione internazionale dell’Aoup, finalizzata a garantire l’assistenza sanitaria a tutti e a contribuire alla costruzione di sistemi sanitari adeguati nei Paesi che, come il Kosovo, hanno ancora necessità di essere supportati". L’anno scorso l’intero incasso dell’evento serale a La Pace, grazie alla generosità dei proprietari, è stato spedito. E siamo riusciti a coprire anche i costi per questo viaggio". Quest’estate gli imprenditori Palumbo metteranno anche 5 ombrelli a disposizione degli ucraini. "Un piacere sostenere l’associazione e partecipare in modo concreto al progetto per donare una speranza ai tanti bambini malati. Saremo felici di ospitare nuovamente la serata estiva di raccolta fondi e continuare a sostenerne i progetti".