
Mattonaia e Coccapani. Il sindaco a Roma per trasformarli in nuovi studentati
Santa Croce in Fossabanda (pronto a primavera e 70 posti letto disponibili da settembre), poi il nuovo studentato privato che nascerà nell’ex sedime della caserma Artale (220 posti letto), ma anche la Mattonaia e l’ex asilo Coccapani, che presto potrebbero essere acquistati da Invimit, la società del ministero dell’Economia e delle finanze che operando con logiche di mercato, è incaricata di valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico. Nei prossimi giorni il sindaco Michele Conti sarà di nuovo a Roma per una missione che potrebbe risultare decisiva per chiudere partite già aperte da mesi: su tutte, appunto, quelle di trasformare immobili abbandonati da anni in nuove opportunità per la città e trasformare quindi la Mattonaia e l’ex Coccapani in due studentati. Gli incontri romani di Conti potrebbero imprimere un’accelerata decisiva. Dopo avere portato a casa 3,5 milioni di euro per la vendita di Fossabanda, Conti è pronto dunque a chiudere altre due partite estremamente significative. Alle quali se ne potrebbe aggiungere un’altra, altrettanto decisiva, anche se non direttamente riconducibile al Comune. Invimit è infatti già proprietario dell’ex studentato di via Paradisa: 317 camere per oltre 500 posti letto. Il compendio immobiliare è in vendita ma non trova compratori e il primo cittadino proverà a rilanciare l’ipotesi di una sua riapertura in tempi relativamente brevi (magari coinvolgendo soggetti privati interessati) per aumentare la dotazione di alloggi studenteschi cedendo a Invimit anche un immobile da trasformare in studentato in via Fermi. Insomma, l’obiettivo dell’amministrazione è quello di dare una scossa decisiva al mercato immobiliare dei posti-alloggio per studenti anche per "ridisegnare" una città più accogliente e maggiormente attrattiva per le famiglie con il duplice obiettivo di aumentare il numero dei residenti e rendere la città più attrattiva sotto il profilo della ricettività studentesca attraverso la costruzione di nuovi campus universitari, moderni e funzionali. Il tutto condito da un gruzzolo tutt’altro che trascurabile di milioni per le casse comunali. Un tesoretto da reinvestire subito in servizi ai cittadini.
Gab. Mas.