MARIO FERRARI
Cronaca

Candidato inseguito a 120 km orari: “Gravissimo atto intimidatorio”

Il racconto di Matteo Chimenti, capolista di Forza Italia San Giuliano, che stava affiggendo manifesti elettorali "Hanno cercato quasi di speronarci poi di superarci a folle velocità. Siamo sotto choc e ho fatto denuncia"

Matteo Chimenti

Matteo Chimenti

Pisa, 2 giugno 2024 – “Sembrava la scena di un film di James Bond. Ho temuto per la mia incolumità". E’ ancora un po’ scosso dall’accaduto, Matteo Chimenti, capolista di Forza Italia di San Giuliano Terme, che nella tarda serata di venerdì ha vissuto una terrificante avventura, venendo inseguito a grande velocità da un’auto dopo aver affisso alcuni manifesti elettorali a favore della candidata sindaco Ilaria Boggi. Chimenti parla di un "grave atto intimidatorio".

Può spiegare meglio?

"Erano le 23:15 e, insieme a mia sorella Irene, stavo affiggendo alcuni manifesti elettorali nel piazzale davanti alla scuola Verdigi, a Pappiana. A un certo punto abbiamo notato una Dacia Daster grigia che girava intono all’isolato osservando quello che facevamo, che poi si è fermata al centro del parcheggio coi fari accesi".

Avete visto chi guidava?

"Sì. C’erano due persone a bordo che si sono messe a osservarci senza dire niente. La situazione era strana e mia sorella, insospettita, ha preso la targa dell’auto".

Poi cos’è successo?

"Siamo risaliti in auto per tornare a casa. Appena ripreso la marcia, ho incrociato per un secondo lo sguardo dei due uomini nella Dacia, ancora fermi a osservarci, poi sono ripartito. Immediatamente dopo ho notato che la Dacia ha accelerato bruscamente, iniziando a seguirci a brevissima distanza, al punto da attivare i sensori di collisione posteriori della mia auto. Poi ho notato che hanno provato a superarmi, tentando di mettersi di traverso per fermarci e ho accelerato fino ai 120km/h".

Avete chiamato i soccorsi?

"Sì, esattamente alle 23:27 mia sorella ha chiamato il 112 e l’operatore ci ha consigliato di andare verso Pontasserchio, dove c’era una pattuglia dei carabinieri, intervenuta per un incidente. Ho fatto inversione a U e la Dacia mi ha continuato a seguire fino all’incrocio tra via Lenin e via Di Vittorio, dove è posta una telecamera di sorveglianza, e gli inseguitori hanno svoltato, dileguandosi".

Ha avuto paura?

"Certamente. Per l’incolumità mia e di mia sorella. Siamo rimasti scioccati".

Avete sporto querela?

"Sì. Peraltro ho visto il volto dei conducenti e sarò in grado di riconoscerli. A quello che ci hanno detto le autorità, gli inseguitori non sono gli intestatari del veicolo, anche se non ci hanno confermato se è stato rubato. Aggiungo...".

Dica.

"Mi aspetto la solidarietà pubblica, un importante principio di democrazia, da parte del candidato Cecchelli e dal sindaco Di Maio. E’ un atto doveroso".

La vicinanza è arrivata intanto da Ilaria Boggi, che si è definita "molto ammaricata per l’accaduto", ribadendo però che "questi atti non ci intimidiscono per niente: alla prepotenza degli altri rispondiamo con la nostra resistenza". Sulla vicenda si è anche espresso Lorenzo Paladini, segretario provinciale di Forza Italia Pisa, esprimendo la sua solidarietà al collega di partito.