"L’inutile strage": i pisani ricordati sulle epigrafi

Soldati pisani caduti durante la Prima Guerra Mondiale: analisi dettagliata delle circostanze e delle età dei caduti, con particolare attenzione alle diverse fasi del conflitto e ai fronti in cui hanno perso la vita.

"L’inutile strage": i pisani ricordati sulle epigrafi

"L’inutile strage": i pisani ricordati sulle epigrafi

Tutto è stato possibile compilando una tabella, in cui abbiamo trascritto tutti i nomi e inserito le informazioni trovate sull’Albo d’Oro dei caduti. Su 98 soldati, appartenenti a più reparti, di 25 non sono state trovate notizie, 59 morirono sul fronte austriaco, 2 sul fronte libico/ottomano, 9 in prigionia, 3 in mare.

L’Italia entrò in guerra il 24/05/1915. I primi soldati pisani dei nostri monumenti caddero alla fine dell’anno sui fronti aperti sulle Dolomiti (Col di Lana, 4) e presso l’Isonzo (3), in età compresa tra 20-32 anni. Nell’offensiva austriaca sull’Altopiano di Asiago, avvenuta nella primavera del 1916, persero la vita 4 pisani, tra i 23-29 anni. Parallelamente, tra il 1916 e il 1917, si continuò a combattere sull’Isonzo, dove persero la vita altri 11 soldati, tra i 20-36 anni.

Dopo Caporetto, il fronte indietreggiò e l’avanzata austriaca si fermò sul Piave. Lì morì la maggior parte dei “nostri” uomini, 19, tra i 18-39 anni. Tra i caduti era presente una medaglia d’argento, Gino Bacci, decorato al V.M. per essersi offerto volontario a far parte di una arditissima pattuglia di soli 4 uomini che aveva tempestato di bombe a mano incendiarie la trincea avversaria e, dopo una lotta a colpi di baionetta, era rientrato nel proprio campo con dei prigionieri austriaci.

Dopo Vittorio Veneto e la firma dell’armistizio, si continuò a morire lontano dal campo di battaglia, a seguito di malattie o ferite da combattimento.