ILARIA VALLERINI
Cronaca

L’elenco dei guai di Santa Maria: "Residenti come indiani in riserva"

Il Comitato dei residenti plaude all’organizzazione del Giro d’Italia ma denuncia il ritorno alla normalità "Dove ormai gli interessi commerciali scavalcano tutti gli altri diritti. Perfino camminare è difficile".

"Abbiamo apprezzato l’ottima organizzazione del Giro d’Italia nell’allestimento e nel mantenimento dell’ordine durante la bella tappa pisana. Finalmente si è rivista la pregevole via Santa Maria senza il baraccone di tavolini, sedie ed ombrelloni che la soffocano quotidianamente, con una utilizzazione spesso irregolare ed eccessiva del suolo pubblico, priva di efficaci e puntuali controlli". Il Comitato dei residenti del quartiere di Santa Maria plaude all’organizzazione della competizione ciclistica che ha portato "una visione estatica di una strada finalmente liberata da questa forma di overtourism". Durata, però, troppo poco – come sottolineano i residenti – ossia solo il tempo della parentesi del Giro, dopodiché "il quartiere è tornato nottetempo a quelle scene di ordinaria follia che lo caratterizzano fin dai giorni della creazione dell’area pedonale – denuncia il comitato –. L’interesse economico ha ripreso subito il sopravvento sulle esigenze dei cittadini e degli stessi ospiti della città con alcuni ristoranti che nelle operazioni di ripristino dei dehors hanno allestito il tutto allargandosi rispetto a prima". Il Comitato cittadino torna a denunciare "una costante riduzione dello spazio libero di circolazione, alla quale contribuiscono, oltre ai locali, anche carrozze, risciò e monopattini, creando un impedimento al transito, persino dei mezzi di soccorso. Questo grave problema nella sedicente area pedonale è stato sollevato più volte all’amministrazione comunale, che ha promesso ulteriori e sistematici interventi della polizia annonaria, finora senza esiti".

Tra le "pratiche" rimaste inevase, il comitato menziona "la mancata introduzione di un mezzo pubblico di collegamento tra il quartiere e la stazione ferroviaria, che è stato studiato ma non si sa ancora se e quando verrà reso operativo; la richiesta di revisione dei permessi Ztl, come la proposta di divieto di sosta nella Ztl per i clienti degli alberghi e B&B; la mancata riduzione e regolamentazione dell’elevato numero di mezzi di distribuzione merci in Ztl, oltre al mancato rispetto degli orari in entrata e in uscita". Tra le problematiche evidenziate figura anche "il rifacimento del manto stradale di via Volta che non è ancora stato completato e le altre strade dissestate che restano tali (da ultima Via Consoli del mare). Il progetto del parcheggio multipiano nella ex Caserma Artale, riservato ai residenti, verrà attuato forse tra due anni, mentre la rapida inversione del senso di marcia in Via Derna è chiusa in qualche cassetto". "I residenti – conclude – sono posti nella condizione di una minoranza fastidiosa, come Indiani in una riserva".