Le scuole lasciate aperte in piena allerta arancione. Doppio question time

All’attacco il Pd con la consigliera Maria Antonietta Scognamiglio e la lista civica. La Città delle persone: "Crollo alberi e rami, mancati controllo e manutenzioni" .

Le scuole lasciate aperte in piena allerta arancione. Doppio question time

Le scuole lasciate aperte in piena allerta arancione. Doppio question time

"Appare incomprensibile la mancata ordinanza del sindaco Michele Conti a favore della chiusura delle scuole pisane di ogni ordine e grado per le giornate di venerdì e ieri, in modo particolare quelle di Marina, alla luce dell’allerta meteo arancione che da giorni preannunciava una situazione molto critica soprattutto sul litorale, mettendo in risalto oltre i pericoli idrogeologici e da allagamenti, anche fortissime raffiche di vento". Lo denuncia la consigliera comunale del Pd, Maria Antonietta Scognamiglio, dopo la tempesta che ha messo in ginocchio la frazione balneare pisana. "Solo a Marina - osserva - hanno soffiato venti a oltre i 120 kmh con onde alte sei metri che hanno allagato strade, edifici, attività commerciali. La mancata chiusura delle scuole appare ancor più scellerata, guardando alla saggia decisione di chiudere le scuole in altri Comuni della zona pisana. Nell’interesse della cittadinanza, della collettività e degli scolari pisani, la sicurezza deve rimanere sempre e comunque la priorità, con scuole chiuse, di fronte a bollettini meteo chiari e inequivocabili". Per questo Scognamiglio ha deciso di presentare per domani un question time in consiglio comunale "per conoscere il motivo per cui non si è provveduto alla chiusura tempestiva e preventiva delle scuole, in particolare quelle che per ubicazione o struttura presentavano maggiori criticità, come ad esempio sul litorale".

Question time sulla mancata chiusura delle scuole e sui rischi corsi in materia di sicurezza arriva anche dai consiglieri comunali della lista civica di opposizione La città delle persone.

"I temporali di questi giorni - osserva la consigliera Emilia Lacroce - sono stati particolarmente violenti, con effetti talvolta impossibili da prevedere ed evitare nel loro impatto, che impongono comunque una riflessione urgente sulle misure di adattamento e prevenzione di fronte alla crisi climatica in atto. L’imprevedibilità e l’inevitabilità, però, non valgono quando regolari attività di controllo, manutenzione e cura possono evitare il peggio. Già nelle scorse settimane abbiamo chiesto che venisse effettuato un monitoraggio accurato degli spazi esterni alle scuole comunali, intervenendo dove necessario a garantire decoro e sicurezza. La maggioranza ha bocciato la nostra proposta e ricevere le segnalazioni dei cittadini su quello che è successo alle Oberdan, alle Lorenzini e alle Fibonacci ci obbliga a tornare sul punto". Secondo Lacroce, infatti, "il crollo di rami e alberi nei pressi delle scuole ha messo in pericolo la popolazione scolastica e le strutture, per fortuna questa volta senza tragiche conseguenze".