REDAZIONE PISA

Lavori al Buonarroti e prefabbricati per Dini e Carducci

La prossima convocazione del "Tavolo per l’edilizia scolastica" è fissata per il 22 febbraio. Un incontro in preparazione del quale i tre istituti cittadini a corto di aule – i licei Dini, Carducci e Buonarroti – dovranno ricevere dalla Provincia il cronoprogramma degli interventi. E se i licei Carducci e Dini stanno valutando, attraverso i consigli di istituto, la possibilità di utilizzare moduli prefabbricati (sulla scia del Villaggio scolastico di Pontedera) per avere in tempi rapidi nuovi spazi per studenti e personale, il liceo scientifico Buonarroti conferma la strada già imboccata da tempo che prevede tre fronti di intervento.

"Non ho rifiutato la proposta di aule prefabbricate fatta dalla Provincia – precisa il dirigente Alessandro Salerni – per il semplice fatto che la questione è un’altra: per il mio istituto è previsto un altro iter. Tre ‘cantieri’, che devono ancora essere avviati. Il primo riguarda il recupero degli spazi presenti nelle due biblioteche, tra cui l’ex biblioteca provinciale che porterà complessivamente a cinque nuove aule. Lavori, questi, per i quali stiamo attendendo l’inizio ormai da molto tempo. Il secondo intervento vedrà gli operai all’opera al primo piano del ‘satellite’ (sette aule, ricavate anche spostando gli uffici residui della Provincia in un altro edificio già individuato), il terzo coinvolgerà l’adiacente istituto Santoni. In tutto: 14 aule. Questo è in sintesi il piano dei lavori per il liceo Buonarroti in vista del nuovo anno scolastico". Intanto l’Osservatorio scolastico permanente ha lanciato la riflessione su ‘prefabbricati sì? prefabbricati no": "Ancora una volta la Provincia propone questa non soluzione all’atavico problema della carenza di aule. Moduli di 50 metriquadri che costano 92mila euro e che necessitano di 476 giorni come tempi di realizzazione. Sarebbe più opportuno ristrutturare l’esistente di proprietà della Provincia, del Comune o altri immobili da acquistare e mantenere sotto il proprio patrimonio invece che procedere con moduli a scadenza e che implicano costi economici e ambientali evitabili".

Francesca Bianchi