Pisa, 16 novebre 2014 - ORA è chiaro perché la maggioranza di palazzo Gambacorti, Pd in testa, non voleva a nessun costo che venisse diffusa la relazione sul caso Stallette redatta dall’ingegner Michele Aiello in qualità di «Rup»- responsabile unico del procedimento. Adesso che il documento è stato distribuito ai consiglieri e pubblicato in ampi stralci dal nostro giornale, è fin troppo chiaro il motivo per cui la stessa maggioranza si è anche opposta all’istituzione di una commissione d’indagine, chiesta dalle opposizioni, per fare luce su come sono stati spesi i soldi pubblici nel recupero del grande immobile alla Cittadella, all’interno del quale dovrà sorgere un centro per promuovere ricerca tecnologica e innovazione. Adesso tutto è evidente: la relazione del Rup, in 27 pagine di numeri e cifre, con nomi e cognomi, rappresenta una lucida e dettagliata analisi di errori, ritardi, dimenticanze e omissioni nella gestione del cantiere-Stallette, molti dei quali riconducibili, secondo lo stesso Rup, a comportamenti a dir poco confusi degli uffici comunali che però il potere politico, lo comprende chiunque, aveva come minimo il dovere di indirizzare, monitorare e supervisionare in stretto collegamento con i dirigenti. I quali, sia detto per inciso, come vedete nel servizio che proponiamo a pagina 5, incassano ogni anno lauti premi di risultato. Una brutta pagina, anzi 27 brutte pagine che, alla faccia della trasparenza, secondo la maggioranza – è questa la cosa grave – sarebbero dovute restare ben chiuse in un cassetto, lontano da occhi e sguardi indiscreti. Di più: il cantiere-Stallette non è un cantiere qualunque. E’ infatti uno dei progetti Piuss, che beneficiano cioè di fondi e contributi europei e da completare entro tempi prestabiliti. Quello alla Cittadella deve essere concluso entro il giugno 2015, in caso contrario Pisa perderà i benefici e dovrà restituire i soldi. Per correre ai ripari sarà dunque necessario spendere almeno 500mila euro in più del previsto, pagati tutti di tasca nostra.
UNA situazione che preoccupa molto l’assessore ai lavori pubblici, Andrea Serfogli il quale ha parlato apertamente di “progetto a rischio” in questa situazione. Serfogli, che fin dal primo momento, due settimane fa, aveva sollecitato la divulgazione del documento a tutti i consiglieri, appena ne è entrato in possesso lo ha portato in Procura perché sia la magistratura a valutare se ci sono gli estremi per configurare, nel caos della contabilità e della gestione di quel cantiere, comportamenti illeciti e risvolti che abbiano rilevanza penale.
PER il resto rimane l’amarezza per le sceneggiate consumatesi in consiglio comunale pur di cercare di evitare che la relazione venisse divulgata. Comportamenti poco comprensibili che fanno il paio, è notizia di queste settimane, con la scelta di molti consiglieri del Pd di stipulare contratti di assicurazione che li mettano al riparo da eventuali richieste di risarcimento danni per errori contenuti nelle delibere comunali. A parte l’implicita mancanza di fiducia, insita in un tale percorso, nei confronti degli uffici che materialmente redigono le delibere portate in votazione e ne verificano la legittimità, colpisce che i consiglieri si assicurino proprio per fare quello che i cittadini hanno chiesto loro di fare quando li hanno eletti, cioé predisporre e adottare provvedimenti per amministrare la città. Delle due l’una: o non lo sanno fare, ma non vogliamo pensarlo, oppure viene da ipotizzare che provvedimenti e decisioni siano così spesso figli di accordi, accordicchi ed esasperati equilibrismi che, per accontentare tutti, finiscono appunto per mettere a rischio il loro stesso impianto. Meglio dunque assicurarsi. E noi, cittadini comuni, chi ci assicura? Vorrà dire che da ora in poi, quando andremo al seggio elettorale, subito dopo aver votato, sarà meglio stipulare una polizza per essere a nostra volta garantiti e rimborsati per gli errori dei nostri amministratori. Unico problema: non sarà facile, anzi è pressoché impossibile, trovare una compagnia disposta a ad assumersi tanto rischio. [email protected]