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L'Arena Garibaldi di Pisa può ospitare la Serie A? Sì, ma solo con la deroga

Istruzioni per l'uso, ecco tutti i criteri stabiliti dalla Figc e dalla Lega A

I tifosi del Pisa all'Arena Garibaldi

Pisa, 4 novembre 2021 - La società nerazzurra è attualmente concentrata sul nuovo centro sportivo il cui via dei lavori sarà dato nei primi mesi del 2022, ma il restyling dello stadio resta un punto centrale per il futuro nerazzurro. Se il Pisa promuovesse in Serie A nel corso di questa stagione, potrebbe giocare all’Arena Garibaldi? È una domanda che da tempo aleggia nell’aria tra tifosi e addetti ai lavori. LA DEROGA - Il presidente Giuseppe Corrado, non più tardi di alcune settimane fa, aveva provato a rispondere al quesito: “Una volta prevista l’apertura dei lavori e il progetto esecutivo potremmo avere delle deroghe”. Per riuscire però ad avere una deroga, è necessario soddisfare i requisiti contenuti nella circolare della Figc sulle licenze nazionali, le norme programmatiche e i criteri infrastrutturali degli stadi della Serie A 2021/22, specifici sulla capienza e i requisiti dello stadio. “La capienza minima dello stadio deve essere di 16.000 posti - specifica la Figc -, salvo deroghe, anche condizionate, concesse dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A”. COME OTTENERLA - Come si fa ad ottenere tali deroghe? “Per gli Stadi nei quali sono in corso interventi di ammodernamento, ristrutturazione - prosegue la circolare -, ampliamento, finalizzati a renderli conformi al criterio 'Capienza e requisiti dello stadio', iniziati nella stagione sportiva precedente a quella attuale ed in quelle ancora precedenti, possono essere concesse deroghe al medesimo criterio dalla Lega Serie A, previa comunicazione alla Figc”. TEMPI STRETTI - Ciò significa che il Pisa, qualora riesca a promuovere, dovrà riuscire a produrre il Pef, il progetto definitivo e ad effettuare un passaggio al Comune in commissione per l'approvazione, approntando tutta la documentazione entro e non oltre il 30 giugno 2021, per riuscire ad avere una deroga. Le tempistiche, in caso di promozione, sarebbero strettissime e non basterebbero semplici lavoretti, ma pesanti interventi come il restyling al quale la società sta lavorando da tempo he prevede la demolizione e la ricostruzione di tribune e curve, altrimenti il rischio è di non poter giocare all'Arena Garibaldi, almeno in una fase iniziale. I criteri infatti cambiano ogni anno e in parziale aiuto del Pisa potrebbe esserci la particolare stagione 2022/23. Nel corso del 2022 infatti i Mondiali in Qatar si svolgeranno dal 22 novembre al 18 dicembre, costringendo le federazioni a tagliare in due la stagione con almeno due mesi di stop. I nerazzurri potrebbero iniziare la stagione in un altro stadio, come fece lo Spezia lo scorso anno a Cesena, per poi rientrare all'Arena in deroga. Michele Bufalino