L’altro giallo: sparito nel nulla da un mese

Il 33enne tunisino si era trasferito dalla fidanzata a Lucca. "Cellulare staccato e mai più ritrovato"

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Il telefono staccato e mai più ritrovato. C’è un altro caso, a questo punto, ancora aperto, visto che il corpo carbonizzato ha un nome e un cognome. Slaheddine Chamkhi, 33enne tunisino, non dà più notizie di sé (nessuna chiamata a casa, zero aggiornamenti postati sui social e il cellulare che è sparito) da oltre un mese. I fratelli Chamkhi sono in Italia (a Pisa) da tempo. Due hanno un ristorante, il terzo, Slaheddine, appunto, che abitava con loro, pochi giorni prima di sparire nel nulla si era trasferito a Lucca dalla fidanzata. L’ultima volta, i suoi parenti lo hanno sentito il 19 giugno. "Poi più niente". La sua fidanzata ha invece riferito di averlo visto due giorni dopo. "Quando è andato dalla stazione ferroviaria di Lucca a casa di un amico". "Siamo molto preoccupati", ci aveva raccontato il fratello: "Il suo telefono è sempre staccato". A supoportarlo, mentre ci esprimeva tutta la sua ansia e il suo dolore, c’era anche Said Talbi dell’Unità migranti che aveva lanciato un appello. "Mi auguro che si arrivi presto alla verità".

Il 9 luglio i familiari, dopo numerose telefonate senza risposta, hanno presentato la denuncia di scomparsa alla polizia lucchese. Dove si trova? "Il giovane – spiega l’avvocato Massimo Parenti al quale si è rivolta la famiglia per ritrovare il loro caro – non ha lasciato biglietti e, aspetto importante, ha una dipendenza e non potrebbe resistere a lungo. Abbiamo cercato negli ospedali e nei Serd, senza risultato".

Sempre da Pisa è sparito nel nulla dal 10 giugno scorso anche Hamer, 31 anni. Sui social, per lui, c’è un profilo in arabo. "Qualcuno lo ha incontrato?, Aiutateci".

An. Cas.