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L’abbraccio nerazzurro "Forza Pisa, devi vincere"

Bandiere, striscioni, cori: famiglie intere di tifosi ieri all’Arena per salutare i ragazzi di D’Angelo alle prese con le rifiniture prima della partenza per Lecce

di Francesco Paletti

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Pochi minuti prima dell’orario, arriva pure un raggio di sole a squarciare il cielo plumbleo della notte e della prima mattina. Non ce n’era bisogno, probabilmente. Ma tutto fa. Arrivano alla spicciolata. Sbucano da via Rindi e via Rosmini, dai vicoli fra i palazzi dietro la tribuna coperta. Ragazzi e facce più stagionate con diversi anni di anzianità sui gradoni dell’Arena, padri e madri che spingono un passeggino, gruppi di bambini che sciamano elettrizzati dall’appuntamento. Basta guardarli per capire che non sono turisti diretti in Piazza dei Miracoli: chi con la bandiera, altri con la maglietta, una sciarpa o un felpa. Ognuno con addosso qualcosa di nerazzurro. Non glielo ha chiesto nessuno. È così perchè così deve essere. In una manciata di minuti sono già più di mille nel piazzale di via Rosmini dietro la tribuna coperta. Che diventa troppo piccola per contenere la passione, l’attesa e i sogni di una città e di un territorio intero.

E poi loro sono lì anche per recapitare un messaggio: "Lottare per continuare a sognare" recitava il messaggio con cui il giorno prima, i gruppi della Curva Nord, avevano convocato tutta la tifoseria all’Arena per salutare la squadra prima della partenza per la super-sfida di Lecce, la partita che potrebbe spalancare ai nerazzurri le porte della serie A. E certi messaggi vanno consegnati di persona. Così i cancelli dell’Arena in pochi minuti si aprono e la tribuna diventa il cuore pulsante della tifoseria. In campo D’Angelo e il suo staff limano gli ultimi dettagli prima della supersfida in una partitella a ranghi contrapposti, mentre i fumogeni dipingono il cielo di arancio e bandiere e striscioni traformano la tribuna in un un muro nerazzurro.Tamburi e megafoni dettano il ritmo, tutti lo seguono. Con le mani e con le voce. "Devi vincere" cantano più volte. E ancora "Forza Pisa vinci ancora per gli ultras", la conclusione di uno dei cori storici della Nord.

"Vincere" è il verbo più ricorrente nei cori, nelle chiacchiere, nella testa e nel cuore dei tifosi. Per riuscirvi serve l’impresa. Di quelle, però, che hanno spesso punteggiato la storia nerazzurra. Fatta di cadute quasi irreparabili, da cui lo Sporting Club si è sempre rialzato. E d’imprese, imprevedibili. Come Cremona 35 anni fa. Come Foggia nel 2016. Anche allo "Zaccheria" c’era uno stadio tutto contro, eccezion fatta per un piccolo spicchio colorato di nerazzurro e scatenato dal primo all’ulimo minuto. Saranno "solo" cinque o seicento oggi i pisani sugli spalti del Via del Mare contro circa 25mila leccesi. Ma è sicuro che Caracciolo e compagni in campo non saranno soli.