"La tranzioni è una scelta. Cambiamento non facile"

Castellani, CEO di Agricola Internazionale, che da 30 anni lavora in questo settore .

"La tranzioni è una scelta. Cambiamento non facile"

"La tranzioni è una scelta. Cambiamento non facile"

"Non chiamateli pesticidi, l’agricoltura europea ha fatto passi da gigante, è il resto del mondo che deve allinearsi a noi". A margine della ricerca condotta anche dalla Scuola Sant’Anna sull’implementazione di pratiche agro-ecologiche, a commentare lo studio è Michele Castellani, CEO di Agricola Internazionale, azienda pisana che da 30 anni lavora nel settore agronomico.

Castellani, lo studio del Sant’Anna dimostra i benefici dell’agroecologia?

"Si tratta di un lavoro importante, che ha preso moltissimi dati a supporto tra il 2000 e il 2022. C’è da segnalare che in questi anni ci sono stati dei cambiamenti epocali, basta pensare alla direttiva 1009/128 CE e al PAN, grazie ai quali sono diminuiti in maniera sostanziale i principi attivi utilizzabili. Lo studio è importante per capire qual è la giusta direzione da seguire per raggiungere gli obiettivi del green deal".

Si parla di riduzione dell’uso dei pesticidi?

"Gli agrofarmaci, utilizziamo questo termine perché si tratta di medicine delle piante registrate al Ministero della Salute. C’è una ricerca dietro in costante evoluzione e gli agrofarmaci non hanno niente a che vedere con quelli usati nei primi anni duemila. Andare a tagliare il loro uso diventa complicato. In più, anche per i fertilizzanti, c’è già una tendenza alla diminuzione, ma questo passa per molte complicazioni".

Ad esempio?

"Il loro utilizzo negli ultimi anni è stato efficientato partendo dalle reali necessità della coltura. Andare a diminuire i quantitativi utilizzati sposterebbe l’equilibrio della produzione, che rimane un cardine per il sostentamento della popolazione mondiale".

Il green deal mette in difficoltà gli agricoltori?

"Gli europei hanno molte limitazioni e dal punto di vista del consumatore c’è un prodotto di qualità. Dal punto di vista economico invece siamo in difficoltà. La transizione deve essere una scelta, fatta di incentivi e non di obblighi".

Tornando alla ricerca, che uso ne faranno le aziende agricole?

"Tutti gli strumenti tecnici nuovi delle università hanno sperimentazioni in aziende molto importanti. Gli agricoltori sono apertissimi ai nuovi mezzi da utilizzare, ma metterli a punto è complicato e ci vuole del tempo: non siamo in laboratorio, nel giro di due anni si fanno due prove non 200, ed è complicato cambiare. La tempistica in questa transizione deve essere considerata".

Enrico Mattia Del Punta