PISA
L’Internet festival è anche prospettive, da un lato si delinea la Toscana del 2050, dall’altro c’è la prospettiva della Scuola Sant’Anna di una società dove la violenza di genere sia solo retaggio del passato. C’è dunque educazione e sensibilità tenute assieme dall’intelligenza artificiale. Si chiama Engine il progetto di realtà immersiva contro la violenza di genere voluto da Anna Loretoni coordinatrice del progetto e Federica Merenda ricercatrice della Scuola Sant’Anna. Un video di sette minuti da guardarsi con appositi visori, introduce in due scene: una ricercatrice vestita in maniera molto elegante per andare ad un congresso subisce apprezzamenti non cercati e molto pesanti mentre cammina in strada (cat calling). La stessa ricercatrice si reca al congresso e viene accolta dal suo capo che le dà del tu e che la mette a sbrigare mansioni riduttive mentre l’autrice dello studio era proprio lei. Il relatore sarà un ricercatore; trattasi di discriminazione di genere in ambito lavorativo. "Questo video è solo la parte conclusiva di un corso di dieci ore che facciamo contro la violenza di genere": precisa merenda. Un futuro senza discriminazioni ed una Toscana che guarda al 2050 nel convegno ‘Toscana 2050. I futuri desiderabili’. Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo spiega che: "Grazie a progressi nella medicina personalizzata e alle cure sanitarie avanzate, la Toscana potrebbe diventare un centro di eccellenza per la cura della salute. La telemedicina e la diagnosi basata sull’IA potrebbero migliorare l’accesso ai servizi sanitari in tutta la regione. Investendo sulla sanità territoriale, l’ospedale diventerebbe il luogo dove si curano solo i casi più acuti. I medicinali non sarebbero uguali per tutti ma personalizzati, basati sul nostro DNA, cure su misura che porterebbero la nostra speranza di vita quasi fino a 90 anni. E i robot potrebbero diventare parte integrante delle nostre vite, dall’assistenza agli anziani all’aiuto sui luoghi di lavoro. Droni, sensori e algoritmi avanzati potrebbero aiutare gli agricoltori a prendere decisioni informate sulla gestione delle piante, ottimizzando la produzione e riducendo al minimo l’uso di pesticidi e fertilizzanti. Gli agricoltori potrebbero utilizzare sistemi di irrigazione intelligenti basati su dati meteorologici e previsioni. Ciò contribuirebbe a preservare le risorse idriche e a evitare sprechi". Al convegno c’erano anche il rettore dell’Università Riccardo Zucchi, il direttore della Scuola Normale di Pisa Luigi Ambrosio, Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, Antonella Mansi, coordinatrice del comitato scientifico Toscana 2050.
Carlo Venturini