REDAZIONE PISA

"La nostra lotta fino a Roma: la forza di essere uniti"

Elia Fornai, giovane agricoltore di Santa Luce, parla della protesta dei trattori a Navacchio e della situazione dell'agricoltura europea. Critica le leggi UE e sostiene la filiera corta.

"La nostra lotta fino a Roma: la forza di essere uniti"

Abbiamo incontrato a scuola Elia Fornai, uno dei promotori della protesta dei trattori della zona pisana. Elia è un giovane agricoltore di Santa Luce dove vive e si occupa della sua azienda agricola.

Perché avete scelto proprio Navacchio per protestare?

"Ero portavoce e motivatore a Navacchio, eravamo lì perché la questura ci ha dato quell’area".

Anche lei è stato a Roma?

"Sì. È stata un’esperienza indimenticabile, forse ci scriverò un libro. Erano 30/35 trattori seguiti dala scorta".

Ci sono agricoltori che non hanno aderito?

"Sì, chi per non andare contro i sindacati, chi per disinteresse, chi perché accetta la situazione e chi perché ha degli allevamenti e non può lasciare il bestiame da solo per troppi giorni".

Le leggi dell’UE stanno penalizzando il vostro lavoro?

"Sì. Il problema è che l’UE fa produrre meno in Europa, quindi il cibo viene importato dall’estero e paradossalmente si produce più CO2 e si inquina di più, oltre a farci consumare cibi meno salutari".

Cosa ne pensa della farina di grillo?

"La libertà è importante per chi produce e chi consuma. Se la vogliono mettere sul mercato che lo facciano ma che sia chiaro nell’etichetta così da mettere in guardia il consumatore che deve stare attento. Dovremmo privilegiare la filiera corta".