MICHELA BERTI
Cronaca

La libertà si ferma al sesto anello

Giovani aderenti a movimenti antagonisti salgono sulla Torre di Pisa, simbolo di pace, per sventolare la bandiera della Palestina. L'Opera della Primaziale presenta denuncia per l'accensione di un fumogeno che annerisce un capitello.

La libertà si ferma al sesto anello
La libertà si ferma al sesto anello

Perchè

rispetto è sinonimo

di pace e la Torre

è un bene universale, inserita nel contesto della Piazza dei Miracoli, Patrimonio Unesco.

E’ intollerabile che si pensi di salire quelle scale, per arrivare quasi a toccare

il cielo e accendere un fumogeno che, anche se lievemente (per fortuna), annerisce un capitello.

I ragazzi sono saliti in cima alla Torre per sventolare la bandiera della Palestina, con la

voglia di manifestare la propria opinione sulla guerra

in Medio Oriente.

Ai giovani, si sa, piacciono le bandiere, perchè sono simboli riconoscibili, custodi di un messaggio chiaro, universale, colori netti, non hanno bisogno di intermediari. La bandiera della Palestina ha scatenato subito la reazione dell’Associazioni Italia Israele che ha stigmatizzato e condannato fermamente, come leggiamo in questa cronaca, il blitz dei movimenti antagonisti. Perchè la Torre pendente, come tutti i monumenti, è dell’umanità, non ha bandiere.

E fa rabbia l’incoscienza di chi ha acceso un fumogeno in un luogo così magico ed estremamente delicato. Nessuno sconto dunque agli autori di questo gesto che - vogliamo pensare - non sia stato voluto, ma comunque grave; ma nemmeno a chi li ha fatti salire con bandiera e fumogeno al seguito.

Le immagini, registrate durante la manifestazione in piazza dei Miracoli, mostrano momenti concitati durante i quali un gruppo di studenti aderenti ai movimenti antagonisti

ha preso d’assalto l’ingresso della Torre più famosa al mondo senza lasciar tempo

ai controlli che, invece, sarebbero stati più che mai necessari.

In piazza, a seguire

i manifestanti, c’erano anche

le forze dell’ordine che, vista la compostezza iniziale del corteo, si aspettavano ben altro epilogo. Bene ha fatto dunque l’Opera della Primaziale a presentare denuncia per questo annerimento che non trova alcuna giustificazione.