REDAZIONE PISA

La Gabella in sicurezza con il nuovo fosso

Intervento da 105mila euro per evitare nuovi allagamenti: allargato l’alveo del fosso di guardia e argine rialzato a 4 metri

Il ricordo di cinque anni fa è ancora vivo negli abitanti della Gabella: la tracimazione del fosso allagò infatti diverse abitazioni e scantinati. Un incubo a cui l’amministrazione comunale e il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno hanno posto rimedio, grazie a un intervento da 105.000 euro sull’affluente di sinistra del Rio della Tana. Un’opera importante che ha messo in sicurezza le abitazioni adiacenti e la strada comunale, in passato più volte allagate dall’esondazione del fosso. Il canale è stato infatti allargato, passando così da una capacità portante massima di circa 120 litri a quella attuale di circa 1.800 litri al secondo. È stato poi realizzato l’argine ‘in sinistra idraulica’: la sommità di 4 metri garantisce, oltre a un’elevata stabilità strutturale, anche la possibilità di effettuarne correttamente la manutenzione, mentre sull’argine destro è stata realizzata una spianata che funzionerà da cassa di espansione. L’ intervento è stato il primo progetto europeo finanziato con fondi per lo sviluppo rurale (Psr) per progetti integrati territoriali (Pit) ed ha permesso di creare un attraversamento in corrispondenza dell’intersezione tra il Rio della Tana e il suo affluente, per garantire il passaggio di mezzi agricoli. Sull’argine rialzato, grazie alla biorete di rivestimento e alla semina di essenze specifiche, si potrà assistere in poche settimane al suo rinverdimento.

"Si tratta di un’opera essenziale per il nostro territorio – ha sottolineato il sindaco Massimiliano Ghimenti –. Fin dal mio primo mandato abbiamo lavorato per la salvaguardia idraulica e idrogeologica del paese, intervenendo con nostri progetti e con gli enti preposti o attingendo a bandi e finanziamenti come è avvenuto per la messa in sicurezza di San Lorenzo, San Martino, località Boldrino e Montemagno. Ringrazio il Consorzio di Bonifica, il personale comunale e l’ex tecnico Fabio Casella che hanno lavorato insieme per la realizzazione di un’opera molto attesa dalla frazione che, nel luglio 2015 aveva visto l’allagamento di tante abitazioni. Alle opere urgenti realizzate per tamponare e scongiurare altri allagamenti, oggi si va a sostituire un’opera stabile, adeguata e che sarà periodicamente mantenuta. Su questo punto è doveroso essere molto chiari: tanta acqua in poco tempo fa danni e stasando pozzetti non si fa sicurezza idraulica. Questa necessita di un complesso di opere di difesa che siano capaci di contenere i rischi provocati dalle piogge". "Il corso d’acqua – ha aggiunto il presidente del Consorzio 4, Maurizio Ventavoli – rappresentava un rischio rilevante per cose e persone. Per questo l’alveo è stato allargato ed è stato costruito l’argine che va a proteggere abitazioni e strada. L’argine è stato leggermente sovradimensionato sfruttando gli spazi a disposizione, per garantire maggiore sicurezza. È stato tenuto conto anche dell’aspetto ambientale, riutilizzando la maggior parte del terreno già presente in sito". Quello sul Rio della Tana è uno dei 10 lavori che il Consorzio segue per il Pit Pianura pisana, dalla fascia costiera pedemontana al mare, approvato dalla Regione Toscana nel 2017 e che mira ad aumentare la resilienza del territorio affrontando il sistema complesso di regimazione delle acque.

Igor Vanni