
Kobra Museo a cielo aperto
"L’arte di strada è per tutti. Per quelli che non possono andare in un museo, per quelli che non hanno un museo dove vivono". Con queste parole, il muralista brasiliano Kobra, tra i più richiesti ed apprezzati street artist internazionali, lascia a Pisa una sua opera che omaggia Galileo Galilei, un murale in via S.Pellico.
Lo scienziato pisano prende la Torre, la punta al cielo e trasforma così il campanile in quello che alcuni fonti storiche sostenevano e cioè che la Torre fosse anche un osservatorio astronomico, un cannocchiale. "Il Brasile è giovane. Ha appena 500 anni. Il Brasile è più giovane di Palazzo Blu così ricco di storia e di cultura. Ciò significa anche che non esiste un luogo geografico deputato o esclusivo dove si fa e nasce l’ arte".
Le prossime settimane vedranno sorgere altre opere d’arte urbana nel quartiere di Porta a Mare, a cura di alcuni tra i più noti street artist italiani. Nell’ambito della stessa manifestazione, fino al 7 gennaio 2024 Palazzo Blu ospita due mostre, in dialogo con le Avanguardie al centro del percorso principale. La Dimora nobiliare del palazzo apre le porte all’arte applicata con le opere di 108, Moneyless, Etnik, Zed1, Aris, Gio Pistone, Massimo Sospetto. "Solo pochi giorni fa abbiamo inaugurato il Festival della Strada a Palazzo Blu, con il piacere di avere ospiti due degli artisti che hanno portato le loro opere a Pisa, Eduardo Kobra e Gonzalo Borondo. Ora abbiamo il murale dipinto da Kobra in pochi giorni e dedicato a un padre della scienza come Galileo Galilei – racconta Stefano Del Corso, presidente della Fondazione Pisa - Kobra non nasconde nella sua biografia ufficiale le origini del suo cammino e delle conseguenze patite per quei gesti di rottura. Ci piace ricordare alcune sue considerazioni che facciamo nostre nel presentare questo suo ultimo lavoro, sostenuto con convinzione da Fondazione Pisa, che da tempo supporta i progetti dell’associazione Start". "L’opera di Kobra è la più visibile di quelle che compongono il museo a cielo aperto di Porta a Mare e per questo può essere considerata una calamita anche per le altre – commenta l’assessore Filippo Bedini. - Ho apprezzato la scelta iconografica di Kobra di rappresentare Galileo con la Torre utilizzata come cannocchiale astronomico, così come la volontà dell’artista di capire la storia e le tradizioni del luogo. Per questo gli ho consegnato una nostra pubblicazione sull’identità e le tradizioni pisane e della Luminara, che è la nostra tradizione più importante e alla quale mi farebbe piacere averlo come ospite". "Grazie agli ospiti di primo piano che sono arrivati in città e alla bellezza delle loro opere, confido che Pisa possa diventare presto la capitale della street art, ed ospitare ogni anno un evento in grado di attrarre la scena urbana di tutto il mondo – sottolinea il curatore Gian Guido Grassi. – Questo processo è già iniziato, lo testimoniano le installazioni e i muri dove Kobra, per primo, ha dato inizio ad una nuova ondata di colore che arricchirà tutta la città".
Carlo Venturini