L'infermiera di Piombino: "Lo giuro sui miei figli, sono innocente" / VIDEO

Il caso di Fausta Bonino, accusata di 13 omicidi in corsia. Chiesti i domiciliari. L'avvocato della donna: "Ho ricevuto minacce"

L'infermiera Fausta Bonino

L'infermiera Fausta Bonino

Pisa, 4 aprile 2016 - «Lo giuro sui miei figli, non ho ucciso quei pazienti, sono innocente»: queste le parole di Fausta Bonino, l'infermiera accusata di 13 omicidi nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Piombino dove lavora. La donna ha risposto all'interrogatorio di garanzia. Di fronte a lei, nel carcere "Don Bosco" di Pisa, il gip Antonio Pirato. L'interrogatorio è durato due ore e mezzo e vi hanno partecipato anche il procuratore capo di Livorno, Ettore Squillace Greco, e il pm Massimo Mannucci, oltre al difensore, avvocato Cesarina Barghini. Una vicenda, quella di Piombino, che lascia sotto choc il mondo della sanità toscana. Già in mattinata l'avvocato della donna aveva detto davanti alle telecamere: "Il killer è ancora fuori, la mia assistita è innocente". L'infermiera avrebbe poi sottolineato durante l'interrogatorio di confidare nelle ulteriori indagini in corso per arrivare alla verità.

SI E' COSTITUITA LA COMMISSIONE Al fine di accertare ed eventualmente migliorare i livelli di sicurezza della struttura di anestesia e rianimazione si è costituita la Commissione di valutazione del rischio clinico.  La presiderà Riccardo Tartaglia, Direttore del Centro Gestione Rischio Clinico e Sicurezza dei Pazienti della Regione Toscana. La commissione, per procedere all'analisi della correttezza delle procedure adottate dalla USL e delle eventuali azioni di controllo messe in atto a livello locale, con chiarimento dei responsabili dell'attuazione e verifica delle procedure clinico-assistenziali e di gestione del rischio, si avvarrà di  diversi esperti.

"CI SONO STATI DEI DEPISTAGGI" - «Fausta Bonino è finita al centro di questa vicenda e nel tritacarne mediatico perché gli inquirenti sono stati abilmente depistati e la procura non ha seguito nessun'altra pista alternativa». Lo ha detto lo stesso avvocato difensore di Fausta Bonino. «Lei - ha spiegato il legale - era il soggetto più debole e più facile da colpire da chi aveva interesse a coprire determinate lacune o inadempienze».

IL PROCURATORE: "GLI ALTRI CASI? VANNO VALUTATI" - «Ci sono altre segnalazioni che andranno valutate. Se ci siano o meno precise denunce non posso rispondere». Lo ha detto oggi il procuratore capo di Livorno Ettore Squillace Greco rispondendo a una domanda dei giornalisti che gli chiedevano se fossero arrivati esposti su altri pazienti deceduti nell'ambito dell'inchiesta sull' infermiera Fausta Bonino, accusata dell'omicidio di 13 pazienti ricoverati nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Piombino.

L'AVVOCATO DELL'INFERMIERA: "HO RICEVUTO MINACCE" - L'avvocato difensore di Fausta Bonino, avvocato Cesarina Barghini, ha detto di esser stata minacciata su Facebook da qualcuno che l'avrebbe invitata a farsi un'iniezione di Eparina, il farmaco anticoagulante con cui sono stati uccisi 12 dei 13 pazienti dell'ospedale di Piombino (Livorno). Lo ha riferito ai giornalisti la stessa legale fuori dal carcere di Pisa, al termine dell'interrogatorio di garanzia reso dalla Bonino al gip.

LA DIFESA CHIEDE I DOMICILIARI - La difesa di Fausta Bonino, l' infermiera arrestata con l'accusa di aver ucciso 13 pazienti all'ospedale di Piombino (Livorno), ha chiesto al termine dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip, nel carcere di Pisa, l'applicazione degli arresti domiciliari per la sua assistita. Rispetto alla richiesta dell'avvocato Cesarina Barghini, il gip si è riservato la decisione.